Finalmente forti di una line up stabile, i Sirenia hanno pubblicato da poco il nuovo album “1977”. Abbiamo avuto la possibilità di parlare con Emmanuelle Zoldan, cantante della band, che ci ha raccontato i segreti dietro a questa nuova pubblicazione, dando appuntamento ai fan della band per il 29 luglio al Malpaga Folk Fest.

Ciao Emmanuelle, benvenuta su SpazioRock! Grazie per essere qui. Come stai?

Sto bene, grazie!

Il vostro undicesimo album è uscito da poco, questo è un grande risultato. Che sensazioni avete a riguardo, visto che questo nuovo album ha avuto probabilmente una genesi un po’ più facile del precedente (“Riddles, Ruins & Revelation”), nato durante la pandemia?

Eravamo molto eccitati per l’uscita del nuovo album. Si tratta di un’opera nata in condizioni migliori rispetto al periodo della pandemia, che ci ha dato ovviamente più libertà. Esplora nuove direzioni con una grande varietà di canzoni che tutti noi abbiamo avuto il piacere di registrare.

Il titolo dell’album è “1977”. Puoi spiegare il significato di questo titolo?

Prima di tutto, dopo molti album con lunghi titoli simbolici, questa volta volevamo qualcosa di diverso, qualcosa di breve, con dei numeri. E volevamo un numero che si adattasse ai riferimenti musicali (vibrazioni anni ’70-’80) che abbiamo messo nelle canzoni. Il 1977 ha un significato speciale per noi, dato che Morten e io siamo nati entrambi in quell’anno, quindi sembrava la scelta giusta!

Parlando del sound, ci sono molti riferimenti agli anni ’70 e ’80, una scelta insolita per voi. Puoi spiegarci cosa ti ha guidato in questa decisione?

Direi che questo titolo strizza l’occhio al periodo in cui siamo cresciuti, con questo sound anni ’70-’80. È una sorta di scelta nostalgica. È nostalgia dei tempi passati, come si evince dalla copertina dell’album, dal titolo inciso sulla tomba e dalla cassetta abbandonata per terra.

Ho trovato molta varietà nelle canzoni, passando dalle parti pesanti (e sinfoniche) di un brano come “Nomadic”, al power metal epico (“Feeding To The Deepest Black”), o alle melodie accattivanti (“Dopamine”). Essere in grado di fornire una grande varietà di canzoni con questa qualità è sicuramente un grande passo avanti. È stata una scelta deliberata o un processo che è avvenuto naturalmente?

È proprio questo che amo in questo album, il fatto che abbiamo esplorato diverse possibilità, suoni, atmosfere. Questa varietà porta un sacco di sfumature diverse, che danno rilievo all’album. Sono abbastanza sicuro che sia una scelta deliberata di Morten, che è sempre curioso di esplorare nuove direzioni, sperimentare nuovi approcci quando compone nuovo materiale, senza mai perdere l’identità dei Sirenia.

Una menzione speciale per la cover di Tanita Tikaram “Twist In My Sobriety”. Perché questa scelta?

La cover di “Twist In My Sobriety” è stata una proposta di Morten che abbiamo accolto subito. Questa canzone cupa e malinconica ha scosso la nostra infanzia ed è stato bello tributare il brano a modo nostro.

Questo è il tuo quarto album con i Sirenia e possiamo dire che, dopo molti cambiamenti, la formazione è finalmente stabile. Questo probabilmente ha conseguenze positive sulla musica e sulla coesione tra i membri della band, sia nel processo di scrittura delle canzoni che durante le esibizioni dal vivo. Sei d’accordo?

Assolutamente sì. Abbiamo la possibilità di avere una grande coesione tra noi quattro. Anche se viviamo tutti in posti diversi, parliamo quasi ogni giorno, siamo sempre in contatto tra di noi, come se fossimo membri di una famiglia. Condividiamo le nostre idee, discutiamo dei progetti senza problemi, tutti sono coinvolti in un modo o nell’altro nella band. Credo che questa coesione sia essenziale e che questa stabilità abbia probabilmente aiutato a progredire negli ultimi anni.

Da un punto di vista personale, ti senti più a tuo agio nella scena metal? Come si concilia con la tua carriera di cantante d’opera? Cosa ti piace di più dell’essere una cantante metal e una cantante lirica?

Quando mi sono unita alla band come cantante nel 2016, il mondo del metal era piuttosto nuovo per me, dato che venivo dall’opera, che ha un modo completamente diverso di lavorare, cantare, muoversi. Ho dovuto imparare e lavorare molto per sentirmi totalmente a mio agio sul palco. Ho acquisito maggiore sicurezza anno dopo anno, tour dopo tour, e oggi posso dire di aver finalmente trovato il mio posto. Sarebbe molto difficile se dovessi scegliere uno e un solo genere musicale oggi. Sia il metal che l’opera sono ugualmente importanti per me e si completano. Ho lo stesso piacere di cantare con un’orchestra sinfonica e con chitarre distorte!

Morten è certamente una personalità molto importante nel metal sinfonico e grazie al suo contributo i Sirenia sono ancora qui dopo più di vent’anni. Com’è il tuo rapporto con lui e con il suo modo di creare musica?

Ci siamo incontrati 20 anni fa, era la mia prima audizione per i Sirenia come nuovo membro del coro. Da allora abbiamo costruito una bella amicizia che è passata attraverso il tempo senza mai nessuna tempesta. Ho sempre apprezzato Morten come persona per la sua gentilezza, la sua personalità accattivante, e come musicista per il suo talento e la sua professionalità. La sua spettacolare capacità di creare musica mi ha sempre colpito e lavorare con lui è sempre stato interessante, perché ci sono sempre nuove direzioni da esplorare. Sono una persona che può facilmente annoiarsi in quello che fa se è sempre lo stesso, specialmente nella musica, quindi questo rende ogni album molto eccitante. È probabilmente la persona più dolce, paziente e aperta con cui abbia mai lavorato e apprezzo sinceramente queste qualità.

All’inizio dell’anno avete partecipato alla “70.000 Tons Of Metal”, una crociera annuale che parte da Miami verso i Caraibi con 60 band metal ad allietare il viaggio. Com’è stata questa esperienza? Ci sono cose divertenti da condividere?

È stata la seconda volta per noi ed è stato di nuovo fantastico! Che esperienza! 4 giorni in una lussuosa barca nei Caraibi, suonando e ascoltando metal tutto il giorno, facendo nuove amicizie… posso dire che sembrava un sogno ad occhi aperti. Ho avuto la possibilità di partecipare al leggendario “Belly flop contest” come membro della giuria, un’esperienza molto divertente e interessante!

Ci sarà un tour di supporto per “1977”? Avete già in mente qualcosa?

Sì, abbiamo in programma un tour nel prossimo futuro, ma non posso dire di più per ora!

Quali sono i vostri progetti per l’estate? Sono molto felice del vostro ritorno in Italia, per il Malpaga Folk Fest del 29 luglio. Sarà una grande serata con gli Illumishade e altre band interessanti.

Abbiamo in programma alcuni festival estivi con i Sirenia: Granitorock (Spagna), Malpaga Folk and Metal Fest (Italia) e Artmania festival (Romania). Ma la maggior parte della mia estate sarà dedicata a cantare in un Festival dell’Opera in Francia in una produzione della “Barbe-bleue” di Offenbach.

Grazie per questa intervista, è stato un piacere averla qui. Vuole lasciare un messaggio ai nostri lettori e ai suoi fan italiani?

Grazie a te! Speriamo che vi piaccia “1977” e non vediamo l’ora di tornare in Italia per suonare dal vivo alcune delle nostre nuove canzoni! Contiamo sulla vostra presenza!

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