Comunicato stampa

L’attesa è quasi finita! Questo venerdì, 17 marzo, i leader del modern heavy symphonic metal KAMELOT finalmente sveleranno il loro disco più introspettivo, edificante e vitale di sempre. The Awakening entra a far parte dell’eredità dei KAMELOT come il loro lavoro più massiccio e diversificato: mescola stili sinfonici, gotici, melodici, progressive e power metal e contiene alcuni dei brani più pesanti della storia della band.

Dopo acclamato singolo di debutto, “One More Flag in the Ground” e l’inno operistico “Opus of the Night (Ghost Requiem)” (con la partecipazione della violoncellista Tina Guo, nominata ai Grammy), i KAMELOT svelano oggi il terzo singolo “Eventide”. Il brano è un pezzo modernizzato di proporzioni epiche, con gli apprezzati paesaggi sonori della band ed esplora temi sentiti come il legame di una vita, la lealtà incrollabile e i ricordi duraturi.

Il cantante dei KAMELOT Tommy Karevik dichiara:

“Eventide” è una celebrazione di un legame di una vita e della fedeltà incrollabile. Una voce rassicurante accanto al letto nel momento del bisogno, che condivide bellissimi ricordi quando un cuore sta rallentando e il loro tempo insieme sta per finire.

Ascolta “Eventide” https://youtu.be/8T0A_czEqJ0

Dopo aver regnato incontrastati nelle migliori classifiche internazionali con la pubblicazione di capolavori del melodic metal come “The Fourth Legacy” (1999), “The Black Halo” (2005), “Silverthorn” (2012), “Haven” (2015, #1 US Hard Rock Albums) e più recentemente l’acclamato “The Shadow Theory” (#2 US Hard Music Albums) del 2018, l’intenso marchio di teatralità gotica e sinfonica ultramoderna dei KAMELOT è amplificato ulteriormente e con più emotività che mai in The Awakening.

In “The Awakening” abbondano i temi lirici ispirati e coinvolgenti della determinazione, della forza, del superamento delle battaglie personali e della crescita, provocati dai cambiamenti estremi della società e dalla schiacciante consapevolezza che abbiamo un tempo così breve per essere fedeli a noi stessi e vivere la vita al massimo.

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