Si ringraziano Giulia Franceschini, Federico Barusolo, Giampiero Pelusi e Simone Zangarelli

Tempo di Pasqua, tempo di caccia alle uova. Ma il termine inglese Easter Egg non viene utilizzato solo per indicare le uova portate dal coniglio pasquale. Si tratta anche infatti di contenuti nascosti (e in molti casi ironici) che vengono inseriti in software, canzoni, film o altri contenuti multimediali. Per quanto riguarda la musica, le Easter Egg più famose e immediatamente identificabili, sono le cosiddette “ghost tracks”, ovvero dei brani non presenti in tracklist e nascosti all’interno di altre tracce, solitamente dopo diversi minuti di silenzio, come “Cosmic Christmas” dei Rolling Stones (rifacimento ironico di “We Wish You A Merry Christmas”, contenuta alla fine di “Sing This All Together”) o “Iron Gland” degli Alice In Chains (parodia di “Iron Man” dei Black Sabbath, presente dopo “God Smack” e interpretata da Tom Araya). Ma oltre a queste tracce fantasma, ci sono contenuti nascosti in moltissimi album delle più famose band della storia del rock e del metal. Di seguito abbiamo deciso di raccoglierne alcuni meno noti.

La stella del Duca

Partiamo con un musicista provocatorio e inimitabile, capace di scrivere pagine intere della storia della musica. Stiamo parlando di David Bowie e, nel caso specifico, del suo ultimo album “Blackstar”, uscito due giorni prima della sua scomparsa. Oltre ad essere considerato una sorta di testamento spirituale, la copertina dell’album, su cui campeggia una stella nera, contiene diverse Easter Egg. Sotto la stella sono infatti presenti 5 frammenti della stessa, che vanno a formare la parola “bowie”. Oltre a questo, la stella più grande brilla di blu se esposta ai raggi ultravioletti, mentre sulla bustina interna sono visibili una serie di stelle, una volta messa sotto la luce del Sole.

Il messaggio del vecchio Pink

Tra le band più anticonvenzionali della storia del rock, anche i Pink Floyd non sono da meno quando si parla di Easter Egg. Tra queste, la più famosa rimane quella presente all’interno di “Empty Spaces”, brano contenuto nel leggendario “The Wall”. Nella prima parte del pezzo, nel canale sinistro, si può sentire una voce che pronuncia suoni apparentemente insensati. Solo riproducendo la traccia al contrario, le parole acquisiranno significato e diventeranno: “Hello, looker. Congratulations, you have just discovered the secret message. Please send your answer to Old Pink, care of the Funny Farm, Chalfont” (“Ciao, osservatore! Congratulazioni, hai scoperto il messaggio segreto. Per favore, invia la tua risposta al Vecchio Pink, presso la Funny Farm, a Chalfont”). Il messaggio, recitato da Roger Waters, viene interrotto dalla voce dell’ingegnere del suono James Guthrie, che dice “Roger, Carolyne’s on the phone” (“Roger, c’è Carolyne al telefono”). Secondo l’interpretazione più comune, si tratta di un riferimento all’ex compagno di band Syd Barrett e alla sua lotta contro la malattia mentale.

Una ricetta particolare

Proseguiamo con i Tool e la loro “Die Eier von Satan”, brano contenuto nel secondo album della band, “Ænima”. Il pezzo è un breve intermezzo dall’atmosfera inquietante, in cui una voce recita un testo in tedesco. Ma nonostante un titolo e dei suoni così minacciosi, il testo in realtà, una volta tradotto, non è altro che la ricetta per preparare dei biscotti. Oltre a questo è anche contenuto un gioco di parole nel titolo, che può essere tradotto sia con “Le Uova di Satana” che con “Le Palle di Satana”.

I Simpson e Adrian Belew

I Simpson sono da sempre legati al mondo della musica. Sono infatti moltissime le band che sono apparse in vari episodi della leggendaria serie animata, dai Metallica fino ai Ramones. Chi però è apparso, senza metterci direttamente la faccia è Adrain Belew. Il nome del chitarrista dei King Crimson compare infatti nel sedicesimo episodio della terza stagione, su un foglio in mano all’insegnante Edna Krabappel.

Cyberpunk 2077 e una missione “rivoluzionaria”

Tra i videogiochi più chiacchierati pubblicati di recente figura “Cyberpunk 2077”, ambientato in un desolante futuro per l’umanità. Tra le missione secondarie del gioco se ne può trovare una dal nome che ha immediatamente attirato l’attenzione degli appassionati di musica, ovvero “Killing In The Name”. Potrebbe anche trattarsi di un caso, se non che alcuni versi del leggendario brano dei Rage Against The Machine sono presenti anche nella descrizione della missione.

I Radiohead e “Kid A 17”

La pubblicazione di “Kid A” rappresentò una vera e propria svolta per i Radiohead, che abbandonarono le sonorità più classicamente rock di “Ok Computer”, inglobando forti influenze elettroniche e scrivendo brani meno immediati. L’album seguì un processo di fine lavorazione e nulla fu lasciato al caso. A questo proposito, nel periodo successivo alla pubblicazione, a seguito di una dichiarazione criptica di Thom Yorke riguardo “Idioteque”, diverse persone notarono un particolare davvero incredibile: avendo a disposizione due player e avviando ogni traccia una seconda volta con un ritardo di 17 secondi, i suoni si sovrappongono perfettamente, andando di fatto a creare ogni volta un’altra canzone. Sembra davvero assurdo che una band possa avere ideato qualcosa di simile, ma si sa che parlando dei Radiohead nulla è impossibile. Provare per credere.

Le copertine dei Maiden

Oltre che per aver avuto regalato un enorme contributo allo sviluppo e al successivo dell’heavy metal, gli Iron Maiden sono famosi anche per le proprie copertine, che comprendono spesso e volentieri moltissimi riferimenti, richiami e autocitazioni nascoste. Tra tutte, quella che contiene il maggior numero di Easter Eggs è quella di “Somewhere In Time”, sesto album della band inglese. Sia il fronte che il retro di questa copertina, che rappresenta la mascotte Eddie in una strada dai tratti futuristici, contengono infatti moltissimi elementi presenti anche nelle copertine di altri album. Tra questi segnaliamo il nome della via “Acacia” (che è lo stesso del titolo di “22 Acacia Avenue”), il gatto nero con l’aureola (presente anche nella copertina di “Live After Death”), la figura di Icaro in fiamme (come nel singolo “Flight Of Icarus”) e la piramide sullo sfondo, molto simile a quella presente in “Powerslave”. Riuscite a trovare tutti gli altri?

L’angelo danzante di Jack White

Per la categoria “vinili” il principe delle Easter Egg non può che essere “Lazaretto”. La versione fisica a 33 giri dell’album rilasciato da Jack White nel 2014 contiene infatti una serie di gioiellini nascosti, come sarebbe proprio lecito aspettarsi da un fanatico del vinile, quale è l’artista di Detroit. Innanzitutto vi sono ben due tracce nascoste sotto all’etichetta al centro dei due lati del disco. Questa può sembrare forse la parte più banale, ma se vi dicessimo che possono essere riprodotte solo variando la velocità rispettivamente a 45 e 78 giri? Il lato A del disco può essere fatto suonare solo “al contrario”, cioè dal centro verso il bordo, con grande sorpresa di chi si accinge ad ascoltarlo in maniera tradizionale e scopre di aver innescato il loop di un suono che si ripeterà potenzialmente all’infinito. Sullo stesso lato è possibile osservare un piccolo ologramma di un angelo danzante durante la riproduzione. Un’altra particolarità di questo disco è il brano opener del lato B, “Just One Drink”, che presenta due solchi separati e paralleli contenenti la versione acustica ed elettrica del pezzo, salvo poi riunirsi in un’unica traccia sul finale.

Zucche e insoddisfazione

In “Siamese Dream”, capolavoro degli Smashing Pumpkins, una volta arrivati alla fine della traccia “Spaceboy”, alzando il volume, è possibile ascoltare l’incerto monologo di una donna che confessa la sua insoddisfazione sessuale. Un siparietto buffo, ma allo stesso tempo inquietante, considerate anche le note distorte che lo accompagnano. Ecco le parole: “Now it’s, uh, kind of strange, and, uh, kinda hard for me to talk about, but I thought maybe you could help- um, when we start getting physical, rather than having intercourse, he ends up just masturbating himself, and I end up feeling very alienated and unsatisfied, and it’s really come between us.”

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