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Miles Kane – Change The Show

Miles Kane al quarto album da solista si lancia in un universo musicale già esplorato in passato, parzialmente con il progetto The Last Shadow Puppets: il retro-pop che pesca a piene mani dagli anni ’50 e ’60. In “Change The Show” la sua creatività sembra essere davvero a fuoco e lo dimostrano sia la compattezza del suono che la qualità melodica delle canzoni. Sicuramente questo disco del ragazzo della Wirral (penisola di fronte a Liverpool), non ci chiede di fare finta che gli anni non siano passati o che oggi non esistano nuovi stili musicali, ma ci immerge in suggestioni e ricordi di suoni all’epoca innovativi. Tra le influenze Motown/northern soul e le sonorità blues, Kane si sente perfettamente a suo agio e ci propone canzoni che scaldano l’atmosfera in queste fredde giornate invernali.

Nell’intensa traccia d’apertura “Tears Are Falling” il taglio vocale alla Marc Bolan esplode in un refrain malinconico, ed è interessante notare come la magia provenga dal fatto che, nonostante ci sia un rischio d’imitazione, Kane riesca a sfuggire a tutto ciò usando le sue armi di cantautore navigato che, pur partendo da generi codificati e ben conosciuti, sa come infondere il suo marchio. La collaborazione con l’amico Alex Turner (Arctic Monkeys) nei The Last Shadow Puppets lo ha aiutato a sperimentare maggiormente i suoni del passato e dopo quasi cinque anni dall’ultima prova il nostro è tornato più maturo e consapevole offrendoci un disco ricco di intuizioni giuste. La produzione arricchisce “Don’t Let It Get You Down” di cori, suoni, sample, percussioni e dà una marcia in più, così come la splendida voce di Corinne Bailey Rae contribuisce a dare respiro all’incalzante soul di “Nothing’s Ever Gonna Be Good Enough”. “Change The Show” è il pezzo più grintoso della raccolta, la voce ha la stessa forza di John Lennon nelle sue migliori performance e le liriche alludono alla situazione politica che rende il cantautore disincantato di fronte all’ingiustizia e alla negatività.

Al centro di questo lavoro discografico c’è tanta conoscenza musicale, che si esprime nella scelta di una strumentazione ampia e di arrangiamenti molto curati. In pochi possono permettersi il lusso di rischiare così tanto passando dall’essere un idolo dell’indie rock britannico a cantautore radio-friendly. Questo approccio si potrebbe accostare a quello di Paul Weller, spesso intento a ripescare materiale nel catalogo della Motown, del blues e del soul americano già dai tempi dei The Jam, poi con gli Style Council e infine da solista, ma il nuovo Miles Kane è un distillato di energia pura che proviene dal gusto più conservatore in circolazione, che scava fino alle origini da dove tutto è partito per poi trasformarsi in rock.

Tracklist

01. Tears Are Falling
02. Don’t Let It Get You Down
03. Nothing’s Ever Gonna Be Good Enough (ft. Corinne Bailey Rae)
04. See Ya When I See Ya
05. Never Get Tired Of Dancing
06. Tell Me What You’re Feeling
07. Coming Of Age
08. Change The Show
09. Constantly
10. Caroline
11. Adios Ta-ra Ta-ra

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