Durante un concerto tenuto il primo luglio a Las Vegas, Morrissey ha cantato per la prima volta in live il brano “Bonfire of Teenagers“. L’ex frontman dei The Smiths ha tratto ispirazione dagli eventi del 22 maggio 2017, giorno in cui un attentato terroristico durante un concerto di Ariana Grande a Manchester ha causato 22 morti.

A seguito dell’evento che colpì la città che ha dato vita alla scena “Madchester“, il classico degli Oasis, “Don’t Look Back In Anger“, divenne una sorta di inno alla solidarietà verso i familiari delle vittime dell’attentato, venendo reinterpretato da numerosi artisti tra cui la stessa Ariana Grande, Noel Gallagher (accompagnato alla chitarra dall’ex-The Smiths Johnny Marr) e Metallica. Tra questi artisti non ci fu Morrissey, il quale ha dedicato parole aspre a questo tipo di manifestazione all’interno dei primi versi di “Bonfire of Teenagers”:

And the silly people sing: “Don’t Look Back in Anger”
And the morons sing and sway: “Don’t Look Back in Anger”

I can assure you I will look back in anger ‘till the day I die

Da come si evince dai versi, il cantante non sembra condividere il sentimento di perdono attribuito al brano storico degli Oasis, quanto più un sentimento di rabbia e vendetta verso l’attentatore, nonché di rancore verso chi intonava quel brano.

E gli sciocchi cantano “Don’t Look Back in Anger”
E gli imbecilli cantano “Don’t Look Back in Anger”
Vi assicuro che io mi volterò indietro con rabbia fino al giorno in cui morirò

 

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