Con la pubblicazione del nuovo album “Do You Feel O.K?”, i Picturesque decidono di accantonare una parte della propria natura post-hardcore, esplorando i propri dissidi interiori. La risposta alla domanda che costituisce il titolo del lavoro è già visibile in copertina: una farfalla dai colori sgargianti e piena di vitalità è posata su una trappola che, inevitabilmente, la condurrà alla fine.

La band, che ha sempre affiancato suggestioni elettroniche al proprio sound, decide di spingersi verso pop e hip hop, ma in maniera del tutto originale. Il cantante Kyle Hollis viene affiancato dalla voce del chitarrista Dylan Forrester, protagonista anche grazie al suo lavoro da solista sulle sei corde, soprattutto in “ATTN:”, “Swipe”, “Crimes” e “Prisoner”. Sono proprio questi i brani in cui i Picturesque decidono di sperimentare maggiormente nuove sonorità, con buoni risultati. La fusione delle due voci è ben distribuita: i ritornelli vengono generalmente cantati dal frontman, che intervalla le parti in cui Dylan crea e modella diversi stili e atmosfere. Questi aspetti vengono messi in evidenza in “O.K?”, un perfetto dialogo tra i due timbri vocali, nel quale viene ripetuta continuamente la domanda che dà il titolo all’album. Le domande e le risposte si susseguono, creando un’unione ammirevole, che conferma il buon esito di questa sperimentazione.

In conclusione, le dieci tracce che compongono “Do You Feel O.K?” sono il prodotto di un’introspezione personale e silenziosa sul proprio dolore, attraverso le quali i Picturesque si presentano in una nuova, riuscita veste.

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