Rage - Spreading The Plague [EP]

Rage – Spreading The Plague [EP]

Una band che, dopo aver ritrovato brillantezza nell'ultimo "Resurrection Day", conferma il proprio ottimo stato di salute in un EP capace di andare oltre i soliti steccati del superfluo.

30 Settembre 2022638 views0

2022Heavy/Power MetalSPV/Steamhammer

In concomitanza con il tour che tra ottobre e novembre prossimi li vedrà co-headliner dei connazionali Brainstorm, i Rage non potevano lasciare a bocca asciutta i tanti fan sparsi per l’Europa, lanciando sul mercato un EP tutt’altro che esornativo. “Spreading The Plague”, infatti, non è il solito prodotto tappabuchi, o almeno non soltanto questo, visto che all’interno di una tracklist di sei brani, ben tre – i primi – provengono dagli scarti di registrazione di “Resurrection Day” (2021), un album capace di riportare la band tedesca a buonissimi livelli dopo qualche fisiologico incidente di percorso.

A dare fuoco alle polveri ci pensa “To Live And To Die”, un numero che ricorda le atmosfere della title track dell’ultimo LP: il riffing poderoso, un assolo di grande fattura e un ritornello oltremodo piacevole solleticano gli appetiti del power/speed più granitico e orecchiabile. Il successivo mid-tempo “Spreading The Plague”, dove brilla il fine lavoro armonico all’ascia solista di Stefan Weber, prepara il campo a “The King Has Lost His Crown”, un pezzo aggressivo e rabbioso, sorretto da una sezione ritmica di cemento armato e da un Peter “Peavy” Wagner che conferma il quasi totale recupero dello smalto vocale di una volta.

La seconda metà del lotto, dimora delle bonus track, parte con la trasposizione acustica di “A New Land”, brano in cui emerge appieno la raffinatezza delle linee melodiche che, nascoste nell’originale dal manto robusto delle chitarre elettriche, mostra, come sempre, l’attenzione dei teutonici per un sound elegante e non esclusivamente d’assalto. Contenuta nell’album del 1995 “Black In Mind” e re-incisa un paio di anni fa quale singolo digitale per introdurre al mondo l’allora nuova line-up, “The Price Of War 2.0”, invece, rappresenta la quintessenza dell’heavy massiccio e dirompente, un no battagliero e consapevole verso qualsiasi forma di conflitto militare. Il mini viene completato dalla versione dal vivo del classico “Straight To Hell”, trasmesso in streaming dall’interno della storica Balver Höhle nel luglio del 2020: considerata l’assenza del pubblico, il brivido live si avverte in misura molto ridotta, tanto che la pista, nonostante la prestazione impeccabile del quartetto, appare un po’ fredda e fuori luogo rispetto al resto di una scaletta ricca di grande calore e intensità.

Vigorosi e accattivanti, i Rage sembrano vivere una terza giovinezza artistica e “Spreading The Plague” ne costituisce un’ulteriore testimonianza, tanto da rendere davvero stuzzicante l’attesa per il prossimo full-length. Il riscatto di un gruppo considerato troppo spesso – e a torto – bollito.