Bloody Mary (Aldebran, Gavin, Stranger)
In occasione dell'uscita del loro ultimo album "Party Music For Graveyards" abbiamo raggiunto i milanesi Bloody Mary per una chiacchierata a 360 gradi su tutto ciò che circonda il loro universo musicale. Buona lettura!
Articolo a cura di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 13/10/10
Ci volete presentare il vostro nuovo album "Party Music For Graveyards"? E' nato in circostanze significativamente diverse rispetto ai vostri episodi  discografici precedenti?

(ALDEBRAN) Questa volta, rispetto a lpassato, la lavorazione è stata particolarmente complessa e intensa, guidata dal concept che ci ha ispirato in ogni fase della composizione. Abbiamo sognato e vissuto questa storia in maniera viscerale, ed è stato proprio questo sogno che ha arricchito la storia ad ispirarci.

La cover di "Pet Sematary" dei Ramones è un brano a cui tenete molto,  visto che l'avete riproposta anche in questo disco, oltre che nell'EP "Dig Up For The Party". Come mai tenete così tanto a questo brano? Volete che sia  un po' la vostra "Wicked Game"? (sì, mi riferisco alla cover degli HIM che, praticamente, oramai come canzone viene identificata con loro, non con Chris  Isaak)

(ALDEBRAN) Assolutamente no. Quando decidiamo di suonare una canzone non sono certo considerazioni di questo tipo a guidarci. Amiamo i Ramones e li riteniamo una delle band più ispirate degli ultimi decenni. Inoltre il video di Pet Sematary corrisponde in maniera sorprendente all'immaginario dell'album...la copertina, il grottesco...

L'horror devo dire che è un'influenza che si avverte dappertutto nella  vostra musica, anche nella scelta dei titoli dei dischi. Come mai l'horror è così importante per voi? Quali sono le opere horrorifiche a cui siete più affezionati?

(ALDEBRAN) Non parlerei proprio di horror, almeno nelle sue manifestazioni filmiche che hanno appassionato il pubblico del mainstream negli ultimi 20 anni. Ci sono delle atmosfere in alcuni romanzieri ottocenteschi che probabilmente hanno delle omologie con i film horror: Horace Walpole, Mary Shelley e altri, sono loro semmai ad averci ispirato... Dal punto di vista cinematografico, nella sua manifestazione orrorifica, siamo semmai legati alle opere di inizio secolo di Dryer per esempio o di Murnau e di Whale.

bloody_mary_inte_2010_01Vero anche che, abbinato a questo forte senso horror, c'è anche una certa  ironia ed un forte romanticismo nelle vostre liriche, e questo mi ricorda  l'operato, ad esempio, di Jyrki 69 ed i suoi 69 Eyes. Come funziona, invece, per voi? Come trovate la chiave di volta per creare questo equilibrio?

(STRANGER) La componente fondamentale di tutto il nostro operato è l'umorismo grottesco, visto come reale ispirazione non solo della nostra musica ma anche del nostro stile di vita. Non ti è mai capitato di trovarti alla fermata del tram dopo aver fatto una serata molto "particolare" alle 8 del mattino? Come definiresti la scena che si presenta ai tuoi occhi? Tragedia?! Commedia?! Senso del ridicolo?! Questo è l'insieme dei sentimenti che caratterizzano la Nostra contemporaneità. L'odio e l'amore. Disagio. Bloody Mary.

Devo dire che il vostro stile musicale è decisamente lontano dalla tipica proposta italiana, siete decisamente più finlandesi. Oltretutto, vi presentate con un forte taglio internazionale, quindi vi chiedo: che opinione avete dell'attuale scena musicale italiana?

(GAVIN) Vediamo tante energie nelle band emergenti. Tuttavia la scena è soffocata dalla congiuntura negativa della discografia internazionale. Troppe band pensano solo ai risultati e non ad esprimere ciò che sentono davvero. Scrivono dopo aver fatto ricerche di mercato e studi di settore. Questo è ridicolo, soprattutto guardando ai risultati.

Nella vostra musica trovo anche un certo sentore di spirito anni '80, che è una cosa comune a molte band oggi, intendo la riscoperta dello spirito che governava la musica di 20 anni fa. Secondo voi perché è così? Forse che oggi  non si riesce a creare più nulla di nuovo, quindi per molti non rimane che la riproposizione di ciò che veniva fatto in passato?

(STRANGER) Per niente. Semplicemente, la nostra condizione anagrafica ha voluto che i primi suoni colti risalgano al periodo che hai citato. E' perciò naturale che ciò che emerge dal nostro animo riporti gli ascoltatori alle voci che ci hanno guidati nei primi passi nel folle mondo della musica. Personalmente amo tanto i The Cult, quanto i Guns 'n'Roses o i Joy Division o gli Hardcore Superstar. Le influenze però sono relative: ognuno porta qualcosa di suo e tutto insieme diventa qualcosa di diverso ancora e molto personale a livello di sound della band. A mio parere i Bloody Mary hanno un sound piuttosto riconoscibile rispetto alla massa.

La vostra identità è celata dietro nickname. Come mai questa scelta? C'è un criterio attraverso cui selezionate i vostri diversi soprannomi?

(ALDEBRAN) Quando siamo nati non abbiamo scelto i nostri nomi. Quando siamo rinati, l'abbiamo fatto.

Curiosità sul vostro monicker: è stata scelto in onore al famoso cocktail, o alla strega della folklore nordico, quella che appare negli specchi se il suo nome viene pronunciato più di tre volte?

(ALDEBRAN) Non ha nessun legame con nessuna delle cose da te citate. Il nostro nome in slang newyorkese significa, semplicemente, fottuta mary.

...E dopo l'uscita del vostro nuovo disco, quali avventure attendono i Bloody Mary?

(GAVIN) Partecipare alla prima spedizione di colonizzazione su Marte e realizzare il primo live show interplanetario.

Bene ragazzi, per me è tutto! Vi lascio questo spazio per lasciare un messaggio ai nostri lettori.

(ALDEBRAN) Sic gorgiamus allos subjectatus nunc.


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