Derek Sherinian (Derek Sherinian)
Con l’uscita del sesto lavoro, ci viene offerta l’opportunità di fare due chiacchiere con uno dei tastieristi più in auge del momento un artista eclettico che ha collaborato con gruppi del calibro di Kiss, Billy Idol, Dream Theater ed altri ancora. Una chiacchierata che partirà dall’uscita dell’ultimo cd ed arriverà a toccare molti aspetti della lunga carriera di questo “Caligula delle tastiere”! Buona Lettura.
Articolo a cura di SpazioRock - Pubblicata in data: 02/04/09

Ciao Derek, parliamo subito delle canzoni del tuo nuovo album. Mi sembra di poter dire che tu stia proseguendo nella stessa direzione che hai intrapreso con i tuoi precedenti lavori usciti sotto il moniker Sheriniah (sull’adesivo nel cd c’è scritto: “fusion prog metal”).

E’ sempre molto difficile catalogare la mia musica, spero solo che la descrizione sia stata il più accurata possibile.


Ho avuto il piacere di ascoltare “Molecular Heinosity”, prima di tutto vuoi spiegarci il significato del titolo?


Heinosity deriva dalla parola Heinous (letteralmente “nefando”, “atroce”). Il significato è molto profondo e personale per me. Se ti è possibile preferirei non parlarne.

Certo che mi è possibile, cambiamo subito discorso, ma manteniamoci sulle canzoni che hai composto. Penso che “Wings Of Insanity” sia una canzone in cui tu ci mostri il Derek tastierista. Mi piace molto quella canzone, per me è la migliore di tutto il disco.

Ti ringrazio. Il suono di Zakk su questa canzone è grandioso. Mi ricorda un Joe Satriani “alcolizzato e dopato”.

“The lone spaniard” è una sfida tra il tuo piano e la chitarra che da vita ad uno splendido mix. Quando ho letto il titolo ho subito pensato ad un altro tipo di musica: musica spagnola. Mi hai sorpreso!!

La chitarra in questo pezzo è stata suonata da Taka Minamono dal Giappone. Sono sicurissimo che in futuro si sentirà parlare di lui, mi piace molto come è venuta fuori.

Parliamo dell’ultima canzone “So Far Gone” con Zakk Wylde alla voce. Il modo di cantare di Zakk è simile a quello di Ozzy Osbourne. Perché hai fatto questo tipo di scelta?

Io sono sempre stato un fan dei Black Sabbath e di Ozzy. Ho voluto scrivere un pezzo epico tipo “Diary Of A Madman”. Ancora una volta Zakk suona in maniera fantastica la chitarra ed è riuscito a registrare delle ottime linee vocali.


zakkchokesluke


Sei soddisfatto di questo tuo disco?

Sono molto contento del risultato finale di “Molecular Heinosity”. E’ molto più definito rispetto ai miei precedenti lavori. Affonda le sue radici in profondità nel metal progressivo e risulta molto heavy.

In questo disco hai lavorato più o meno con le stesse persone. Penso che si sia creata una sorta di perfetta alchimia tra di voi.

Ho un certo gruppo di persone con le quali lavoro sempre, ma avevo bisogno di un po’ di “sangue fresco” questa volta per cui ho scelto chitarristi come Rusty Cooley e Taka Minamono. Sono sempre alla ricerca di nuovi talenti e di ispirazione.

Quali sono i tuoi programmi per il futuro? Hai voglia di promuovere “Molecular Heinosity” con un tour? Quali musicisti verranno a suonare con te?

Mi piacerebbe moltissimo suonare dal vivo questo disco, ma la cosa più importante che voglio fare è di dar vita ad una nuova band prog metal con il cantato. Se vuoi suonare dal vivo c’è bisogno di parti cantate.

Quali sono le principali differenze tra questo album ed i precedenti 5 usciti sotto il nome Derek Sherinian?

Come ti ho detto prima , “Molecular Heinosity” è più definito. Nei miei precedenti lavori, ho spaziato in molti generi musicali differenti, dal blues al jazz, dal flamenco a tutto quello che può starci nel mezzo. Questo disco è molto più prog metal degli altri.

E cosa cambia tra un disco Sherinian ed uno dei Planet X? Penso che nei tuoi dischi tu faccia la maggior parte del lavoro, mentre nei dischi dei Placet X il lavoro è svolto insieme agli altri.

Planet X è il risultato finale di una collaborazione tra me e Virgil Donati. Invece nei miei dischi io ho il controllo totale del discorso creativo.

Hai lavorato, prima di tutti, con Alice Cooper, poi Kiss, Dream Theater, Gilby Clark, Yngwie Malmsteen, Shaman, House Of Lords e Billy Idols. Un sacco di bands tutte con un suono diverso l’una dalle altre. Hai voglia di dirci qualcosa di questi artisti?

Sono tutti grandi, ognuno a modo suo. Quando un artista mi chiede di essere coinvolto ad un suo progetto, io cerco di perfezionare e supportare la loro musica.

Hai scritto delle canzoni insieme a loro oppure hai solo dato il tuo contributo a livello strumentale?

Degli artisti che hai menzionato poc’anzi, ho scritto solo con i Dream Theater e con Billy Idol.

Qual’è il musicista con il quale ti trovi, o ti sei trovato meglio?

Mi sono davvero divertito a lavorare con Simon Phillips. E’ un musicista molto professionale, lavorerei con lui sempre.

Qual’è il musicista con il quale vorresti lavorare in futuro?

Mi piacerebbe fare un disco con Jeff Beck. Sarebbe fantastico.

Parliamo un po’ del tuo passato, dieci anni fa sei uscito dai Dream Theater, il gruppo più di altri che ti ha dato fama e notorietà. Adesso, che è passato tanto tempo, puoi raccontarci come è andata?

Ho passato degli anni veramente splendidi insieme ai ragazzi dei Dream Theater, ma il nostro rapporto ha semplicemente fatto il suo corso. Loro avrebbero voluto Jordan Rudess in origine ma Jordan non era disponibile a fare quello di cui loro avevano bisogno così hanno ripiegato su di me. Quattro anni dopo, Jordan voleva entrare nella band e così è stato (complice il progetto Liquid Tension Experiment, n.d.a.). E’ andato tutto per il meglio. Alla fine siamo tutti contenti.

derekNel tuo primo solo album Alice Cooper ha dato di te una bella definizione piena di dettagli, invece nel tuo myspace si possono trovare delle altre definizioni di Petrucci, Wylde, Lukather. Puoi darci anche tu una definizione di ognuno di loro?

Alice è una vera icona del rock. Con lui ho mosso i miei primi passi nel mondo della musica e guarderò sempre a quegli anni con affetto.
John Petrucci è un vero perfezionista. E’ un chitarrista molto disciplinato e devi riconoscergli il merito di non aver mai smesso di credere nella sua musica e nel successo della sua band.
Zakk Wylde è uno molto vero. E’ un vero guitar-hero nello spirito di Edward Van Halen, Yngwie Malmsteen, Randy Rhoads, etc.
Steve Lukather è un grande. Il suo modo di suonare così “lirico” mi ricorda Jeff Beck. Ha suonato in talmente tanti dischi… lui è un vero professionista.

Quando suonavi con i Kiss (nel Revenge tour 1992 - 1993, n.d.a.) tu non eri sul palco. Hai mai desiderato esserci?

I Kiss non hanno le tastiere, mi sono divertito un casino con loro in quel tour, ho imparato tantissimo da Gene Simmons sul mondo del business musicale (viene spontanea una domanda… cosa hai fatto in tournè con i Kiss? Va beh, n.d.a.)»

E per finire... un mio caro amico (Freddy Delirio -singer degli H.A.R.E.M. e tastierista dei Death SS) mi dice di porti questa domanda: “La tecnica è una via per mostrare qualcosa che hai dentro al cuore? Secondo te senza questo feeling pensi che la musica potrebbe esistere?”

La tecnica è solo un mezzo che permette al sentimento di venire fuori.


Che dire, con queste poche parole ha risposto in maniera così semplice ad una domanda che tanti si pongono. Speriamo di poterti rivedere suonare dal vivo anche nel nostro paese.




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