SWMRS (Cole Becker, Seb Mueller)
In pochi anni i giovanissimi SWMRS sono passati dall'essere "la band del figlio di Billie Joe Armstrong" a riscuotere consensi in tutto il mondo. Abbiamo incontrato Cole Becker e Seb Mueller prima della loro data sold out a Milano in supporto agli All Time Low. Ecco cosa ci hanno raccontato sul loro passato, presente e futuro.
Articolo a cura di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 13/04/17

Ciao ragazzi, benvenuti in Italia! Se non sbaglio questo è il vostro primo show nel nostro Paese. Come vi sentite a riguardo?

 

Cole: Ciao, grazie! Sì, è il nostro primo concerto in Italia e siamo davvero contenti di essere qui. Tutti per ora sono stati molto gentili e amichevoli. Io non conosco neanche una parola in italiano, ma non credo che sarà un problema.

 

Gli SWMRS sono l'evoluzione di un progetto che avete iniziato alle medie, gli Emily's Army. Come mai avete sentito il bisogno di cambiare nome? E cos'altro è cambiato maggiormente da quegli anni?

 

Cole: Come hai detto abbiamo iniziato alle medie e da allora a quando abbiamo fatto nascere gli SWMRS sono cambiate molte cose, abbiamo attraversato l'adolescenza, la musica che ci piace è cambiata e siamo cresciuti. Ad un certo punto ci siamo accorti che negli Emily's Army c'erano troppo elementi del nostro essere adolescenti. Non era più il tipo di musica che volevamo fare, siamo maturati da allora. Siamo molto orgogliosi di quanto fatto come Emily's Army ma, proprio per i motivi di cui sopra, abbiamo deciso di cambiare.

 

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In effetti il vostro ultimo album "Drive North" è molto diverso da quelli precedenti, ha più elementi punk che pop. Da cosa è nato questo cambiamento anche nel modo di scrivere la musica?

 

Cole: Credo che siamo entrati molto di più nel mondo della musica e nell'ottica di scriverne di nuova. Gli Emily's Army erano più incentrati sul seguire delle mode, questa volta abbiamo approcciato il processo con la mente aperta e quindi sono venute canzoni più dure e orientate verso il punk rock.

 

L'anno scorso per celebrare la pubblicazione di "Drive North" avete anche organizzato un festival di due giorni, "Uncool Fest". Com'è andata e cosa avete imparato da questa esperienza?

 

Seb: È stato davvero fantastico. Vogliamo continuare a farlo.

 

Cole: È la nostra piccola creatura.

 

Seb: Non so di preciso cosa abbiamo imparato, a parte il fatto che è stato davvero divertente (ride, NdR). È stato fantastico avere controllo su tutto quanto. Abbiamo suonato in moltissimi festival e conosciuto un sacco di gente, quindi per noi è stato bellissimo organizzarne uno e averne la gestione.

 

E qual è il festival in cui sognate di suonare da headliner?

 

Cole: Mi piacerebbe un sacco fare il Primavera Sound a Barcellona o anche il Lollapalooza Chicago.

 

Seb: A me il Lollapalooza Brazil.

 

Siete una giovane band che sta crescendo velocemente. Quali sono le maggiori difficoltà che trovate ancora adesso?

 

Cole: Credo che sia difficile avere amici in altre band che ammiriamo perché stiamo crescendo così in fretta e qualche volta può capitare di lasciar perdere alcune amicizie per inseguire il successo e c'è il rischio di allontanarsi. Non è facile gestire queste cose, il dover scegliere tra gli amici e la carriera. Molte persone tra l'altro non sanno che siamo stati per anni gli Emily's Army e credono che per noi il successo sia arrivato da un giorno all'altro.

 

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Come ci si sente ad avere Billie Joe Armstrong come "padrino"? Avete imparato molto da lui? Siete preoccupati del fatto che la gente possa paragonarvi a lui?

 

Cole: Fino a qualche anno fa eravamo preoccupati dei paragoni perché eravamo molto giovani e non credevamo in noi stessi come al giorno d'oggi. Ma adesso siamo cresciuti e sappiamo che la musica che facciamo viene dal profondo. Se la gente vuole fare questi paragoni va benissimo, ma a noi ormai importa poco perché abbiamo raggiunto un po' di successo e stiamo seguendo il nostro percorso. Ora le sensazioni sono solo positive anche perché, andando sempre avanti, possiamo chiedergli consigli, anche a livello di gestione del budget richiesto a fare determinate cose. Lui ovviamente ci è già passato, quindi è utile avere qualcuno di così esperto a cui poter fare riferimento.

 

Dal punto di vista dei testi quali sono le vostre fonti di ispirazione?

 

Cole: Mi piace pensare che dentro di me ci sia un piccolo scrittore che cerco di nutrire il più possibile con libri e musica. Quando mi sento particolarmente ispirato butto giù un sacco di materiale senza neanche stare a pensarci. Credo che comunque riceviamo sempre un sacco di stimoli da tutto il mondo che ci circonda e quindi c'è sempre qualcosa di cui scrivere.

 

Come sta andando questo tour? Quali sono stati i momenti migliori per ora?

 

Seb: Sicuramente gli show, sono stati fantastici. È divertente andare in tour quando il pubblico in generale è così scatenato. Credo che sia il miglior tour di supporto che abbiamo mai fatto.

 

Questa era l'ultima domanda, grazie mille per il vostro tempo. Volete lasciare un messaggio ai vostri fan?

 

Cole: Bevete la bottiglia grande di Mickey's (un liquore, NdR)

 

Seb: Sì, bevete quella più grande (ridono, NdR)




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