Hollis Brown (Mike Montali)
Gli Hollis Brown, dopo aver pubblicato il nuovo album "Ozone Park", saranno a breve in Italia per due date (a Roma il 14 e a Milano il 16 settembre). Di questo e del nuovo album abbiamo parlato con Mike Montali, cantante e chitarrista della band americana.
Articolo a cura di Marta Scamozzi - Pubblicata in data: 10/09/19

Si ringrazia Mattia Schiavone per la collaborazione

 

Ciao Mike e benvenuto su SpazioRock! Partiamo dal tuo ultimo album, "Ozone Park". Il sound è molto interessante: un mix tra rock alternativo e musica pop elettronica. Mi è piaciuta incredibilmente la chitarra, che ho trovato un po' funk; penso che generi un buon contrasto con gli elementi elettronici. Cosa ne pensi del sound di "Ozone Park"? Come lo definiresti?

 

Lo descriverei come rock n' roll al suo meglio. È melodico, ma anche tagliente.

 

Non ho potuto fare a meno di concentrarmi sui testi dell'album. C'è speranza in tutti i versi, ma sono un po' amari, disillusi. Cosa diresti a riguardo? Sei d'accordo con me? Il songwriting descrive questo particolare momento della tua vita?

 

Queste canzoni parlano dell'amore in diversi modi. Penso che ci siano testi molto speranzosi così come alcuni testi oscuri. Ogni canzone ha la sua atmosfera, penso che ci sia positività nei testi.

 

Com'è il processo di songwriting? Tendete a lavorare tutti insieme o è più un processo individuale?

 

È una combinazione di entrambe le cose. Cambiamo sempre modo di lavorare. Anche sul palco e dal vivo, in modo che le canzoni non finiscano mai.

 

hollibrownband

 

Se dovessi menzionare e descrivere brevemente tre aspetti in cui questo album si è evoluto rispetto ai vostri lavori precedenti, quali vorresti menzionare e perché?

 

Penso che il sound si sia evoluto verso un rock più moderno. I testi sono più personali. Le canzoni sono migliori.

 

Qual è la canzone di "Ozone Park" più rappresentativa per te?

 

Probabilmente è il titolo dell'album. Abbiamo fondato la nostra band nel Queens, a New York, dove si trova Ozone Park. Viviamo ancora lì e adoriamo quel posto.

 

Hai iniziato a fare jam su Bowie e Zappa. In che modo questi due artisti sono importanti per te?

 

Sono importanti perché hanno fatto musica popolare ma anche artistica e hanno seguito le loro ispirazioni interiori nel bene e nel male.

 

Suonerete in Italia il 14 settembre a Roma al Wishlist, e il 16 a Milano al Legend Club. Com'è la tua esperienza con il pubblico europeo rispetto a quella americano?

 

Amiamo venire in Europa. Il pubblico è fantastico e molto interessato al rock americano. I miei genitori sono immigrati italiani, quindi adoro l'Italia e vorrei vivere lì un giorno.

 

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Cosa ti aspetti dal pubblico italiano quando sarai sul palco? Tendiamo ad essere un pubblico estremamente caloroso e le band generalmente lo apprezzano.

 

Mi aspetto che il mio stomaco sia pieno di formaggio, prosciutto e vino, quindi spero di potermi ancora muovere un po' sul palco!

 

Hai qualcosa da dire ai vostri fan italiani su SpazioRock.it?

 

Grazie per tutto il supporto, non vediamo l'ora di farvi sentire la nostra musica!

 

Grazie per il tuo tempo!




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