Sascha Paeth's Masters Of Ceremony (Sascha Paeth; Adrienne Cowan)
Recentemente il polistrumentista e produttore Sascha Paeth ha lanciato il suo nuovo progetto Master Of Ceremony e l'album di debutto "Signs Of Wings" uscirà a settembre. Abbiamo parlato di questo lavoro e delle sue influenze proprio con il musicista e con la cantante Adrienne Cowan.
Articolo a cura di Marta Scamozzi - Pubblicata in data: 04/10/19

Ciao ragazzi, benvenuti su SpazioRock! Come va?

 

Sascha: Tutto bene, grazie. Siamo un po' stanchi, la vita del tour è sempre molto movimentata, ma non potremmo essere più soddisfatti.

 

Siamo qui per parlare del tuo nuovo progetto, Sascha, i Masters of Ceremony, e del loro primo album in studio, "Signs Of Wings". Sei una delle figure di riferimento, parlando di produzione, nella scena metal europea. Che sensazioni ti ha dato lavorare sul tuo personale progetto, a livello di produzione?

 

S: Be', il mio intento è stato lavorare su qualcosa di estremamente sperimentale. Ho tentato di lavorare in modo diverso su ogni traccia, sfruttando al massimo la mia esperienza. D'altro canto, tenevo moltissimo al fatto che questo dovesse esserem un lavoro di squadra.

 

Adrienne: Anche se il progetto è ideato, condotto e prodotto da Sascha, ho avuto molta libertà nell'interpretare i testi, e ho partecipato alla stesura ogni qualvolta fosse possibile. D'altronde, da cantante, so che è molto importante essere a stretto contatto con le parole.

 

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È questo che dobbiamo aspettarci, rispetto al tuo precedente progetto con gli Heaven's Gate, Sascha? Maggiore sperimentazione?

 

S: Direi proprio di sì. Ciò che facevo con gli Heaven's Gate si avvicinava più al classico power metal. Su questo nuovo lavoro... Be', non voglio spoilerare troppo. Sicuramente sono molto curioso di vedere la reazione dei fan. A te è piaciuto?


Assolutamente, mi ha colpito moltissimo la varietà stilistica. Ho avuto l'impressione che tu abbia radunato diverse influenze raccolte attraverso il lavoro con diversi artisti nel corso degli anni. Sei d'accordo?

 

S: Sí. Quando ti rimbocchi le maniche e ti dici "Bene, ora questo è un mio progetto, posso metterci quello che voglio", dai libero sfogo alla tua immaginazione. Il prodotto che ne è uscito è qualcosa che difficilmente definirei strettamente come "musica metal": ci sono diversi fattori che escono da quella specifica definizione. E questo era il mio intento, e penso di esserci riuscito. più ascolto l'album, più sono soddisfatto del prodotto finale.

 

A questo proposito, mi ha colpito moltissimo la linea vocale. Particolarissima, molto potente... Penso che si sposi perfettamente con il carattere dell'album.

 

S: Assolutamente sí. Potente, sí, ma anche molto dolce e sinfonica quando necessario. Cercavo una voce versatile, e dopo aver lavorato con Adrienne ho pensato che la sua voce fosse perfetta.

 

A: Non capita spesso di poter sperimentare diverse tecniche in un solo progetto, e con "Master Of Cerimony" ho avuto questa occasione.

 

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Quali sono le vostre aspettative riguardo le future esibizioni dal vivo?

 

S: Ovviamente aprire tutti i grandi festival metal d'Europa! Scherzi a parte, puntiamo a suonare il piú possibile. La musica di "Master Of Cerimony" é pensata per essere suonata dal vivo; penso sia estremamente potente. Essendo che stiamo parlando di un genere diverso da quello che proponevo con gli Heaven's Gate, penso che il modo migliore per farsi conoscere dai nuovi fan, e presentare il nostro lavoro a quelli vecchi, sia suonare dal vivo.

 

Adrienne, com'è stato lavorare con uno dei colossi della produzione musicale europea?

 

A: Diciamo che mi sento estremamente fortunata, a volte mi chiedo "Wow, com'è successo che sono arrivata fino a qui?" La ritengo una grande opportunitá, ritengo di avere imparato molto e di avere ancora molto da imparare. Ma finora é stata un'esperienza fantastica.

 

S: Sai, lei è un po' come una figlia da questo punto di vista. Giovane, con un grande potenziale, é stato bello vederla crescere ed esprimere le sue potenzialitá al massimo, giorno per giorno.

 

Grazie mille per questa intervista! avete qualche messaggio da lasciare ai lettori di SpazioRock?

 

S: Grazie per tutto il supporto, i fan italiani sono sempre tra i piú preparati e appassionati. Comprate "Signs Of Wings", non ve ne pentirete!




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