Tegan And Sara (Tegan Rain Quin, Sara Kiersten Quin)
Tegan e Sara sono arrivate ad una svolta nel corso della propria carriera. Da ragazzine prodigio sono diventate velocemente icone dell’indie rock e, soprattutto, personaggi di riferimento per la loro generazione. Non contente di quanto fatto, con il nuovo album “Heartthrob”, hanno cercato una nuova dimensione pop di cui ci hanno lungamente parlato durante la conferenza stampa tenutasi poche ore prima della data milanese del loro tour.
Articolo a cura di Marco Ferrari - Pubblicata in data: 13/11/13

Per la redazione di SpazioRock domande a cura di Marco Belafatti e Alessio Sagheddu

 

I sorrisi con cui ci accolgono sono disarmanti, così come lo è la ferma convinzione in ciò che stanno facendo: ” Volevamo fare un disco che sorprendesse la gente. Oggigiorno la pop music è molto in voga, e tutti conoscono artisti come Katy Perry e Beyoncé, ma è soprattutto il modo in cui questa musica viene prodotta a decretarne il successo. Essendo molto interessate a questo aspetto, abbiamo voluto staccarci dal rock. Abbiamo semplicemente pensato che fosse arrivato il momento giusto e abbiamo deciso di farlo... volevamo fare qualcosa di diverso, ecco tutto”.

 

Ma non avranno paura di aver spiazzato il pubblico appassionato ai loro precedenti lavori? Nemmeno per sogno: “Cambiare pelle fa parte della natura stessa di un artista. Le persone vorrebbero incatenarti nel genere o nello stile che a loro piace di più. E’ una sorta di gelosia e per l’artista il ricreare sempre le solite cose paragonabile alla morte e l’unico modo per restare creativi e sentirsi vivi è fare qualcosa di diverso con tutti rischi connessi, ma è meglio deludere i fan che deludere se stessi. Abbiamo semplicemente voluto rischiare per fare qualcosa di diverso”.

 

Nel nuovo disco le novità non si fermano al sound, ma un aspetto interessante e innovativo riguarda la fase di genesi dei brani che ha visto, forse per la prima volta, una completa unione di intenti e lavoro da parte delle due gemelle canadesi. Racconta Tegan: “In passato abbiamo scritto canzoni personali, che riflettevano la nostra vita… ma anche questo è successo per caso. Sara, ad esempio, stava scrivendo “Closer” e mi ha chiesto se potevo darle una mano, e così è stato. Molti pensano che siamo un duo che vive quasi in simbiosi, ma per arrivare a questa collaborazione abbiamo dovuto trovare un punto d’incontro nella nostra musica e nel nostro modo di scriverla. Prima tendevamo a prendere strade diverse: io sono più impulsiva e orientala al rock, mentre Sara è più profonda. Il segreto è stato trovare qualcosa che piacesse ad entrambe: entrambe amiamo il pop ed entrambe amiamo collaborare con altri artisti e questa nostra nuova dimensione ben rappresenta le nuove Tegan e Sara”.


Altra novità del disco è la presenza di ben tre produttori, ma non pare sia stato un compito troppo arduo riuscire a coordinare il tutto: “E’ stato divertente, ma come sempre noi due abbiamo voluto sovraintendere tutti i lavori. Dall’esterno potrebbe sembrare che al disco abbia lavorato una equipe molto ampia; in realtà eravamo noi due e i produttori, in una stanza, con gli strumenti… a ricreare la magia. Un momento stimolante e divertente, di sicuro una bella esperienza”.

 

teganesara_intervista_2013_01
 

Da sempre icone non solo musicali, ma anche per quanto riguarda l’immagine, non si può nascondere un approccio multisfaccettato da parte del duo per i propri videoclip. A riguardo rispondono: ”Molto spesso il concept di un video nasce da una chiaccherata tra di noi e il regista. Ad esempio, per “Closer” abbiamo pensato che servisse qualcosa di molto divertente ed esaltante. Quindi abbiamo subito pensato a delle performance in stile karaoke e  la storia è poi stata costruita intorno a questo concept. Per quanto riguarda “I Was a Fool” volevo (Tegan, ndr) fare qualcosa di intimo ed oscuro, che probabilmente non sarebbe piaciuto. Infatti poi abbiamo pensato di inserire gli alberi e le riprese in esterna per alleggerire l’atmosfera e trasmettere una sorta di speranza. Anche se si tratta di un disco pop, abbiamo voluto lavorare molto sull’aspetto visivo per non dare l’impressione che per noi fosse una cosa secondaria. Penso sia un’arte quella che coniuga le parole alle immagini e abbiamo voluto esplorarla con il massimo della passione".

 

Ma cosa pensano oggi le ragazze della scena indie che pare abbiano abbandonato senza nostalgia? “Il termine indie sta diventando sempre più grande e comprende non solo sempre più artisti e stili, ma anche etichette proprie che producono centinaia di dischi. Direi che negli ultimi 6-7 anni molte cose sono cambiate e che la parola indie non definisca più un genere preciso, ma che sia indie tutto ciò che non è popolare. Ma tutte queste band hanno negli ultimi anni avuto un grosso successo e quindi forse sono qualcosa di diverso rispetto all’indie rock. Noi non siamo mai state indie rock (ridono, ndr). Queste sono etichette sfruttate dai giornalisti per cercare di semplificare e inquadrare un artista, ma all’interno di quello che viene definito indie c’è veramente di tutto, soprattutto persone che cercano di sperimentare e fare qualcosa di nuovo”.


Inevitabile chiedere a Tegan e Sara quali saranno i loro prossimi passi: “Probabilmente faremo ancora qualche disco (ridono, ndr). Per il resto vedremo… dipende tutto da quello che l’ispirazione ci porterà, valutando anche se si apriranno valide opportunità da sfruttare. Ma ci sentiamo piene di energie, creative e quindi di sicuro faremo ancora tanta musica. Più a breve cercheremo di trasmettere grandi emozioni ai fan che ci verranno a vedere in tour. Per il resto magari cercheremo di sorprendere ancora i fan e i giornalisti con album inaspeettati… magari con un disco country (risata generale, ndm)”.


E a proposito di live e del concerto milanese che le attende: “I fan italiani e quelli spagnoli sono senza dubbio i più caldi e intensi e spero proprio che lo show di stasera piaccia e forse ci faremo perdonare del fatto di non essere venute qui per 10 anni. Adoriamo l’Italia e ogni volta che ci veniamo trascorriamo dei momenti stupenti…. È stato il primo posto dove siamo venute quando abbiamo iniziato a fare tour tanti anni fa e ne siamo rimaste estasiate. E poi come si può non amare il cibo italiano e la gente?".

 

teganesara_intervista_2013_02
 

Sempre sorridenti e sempre più a loro agio man mano che passa il tempo, le gemelle canadesi hanno risposto anche a domande maggiormente personali che dimostrano, nonostante l’incredibile somiglianza, le profonde differenze caratteriali: “Penso che si debba sempre imporsi un limite quando si vuole raccontare la propria vita privata in musica, ma penso anche che noi siamo sempre state molto dirette nel raccontare le nostre esperienze e che queste abbiano sempre influenzato la nostra musica. Tuttavia serve un limite che ti permetta da una parte di creare un forte legame con il pubblico, ma che dall’altra ti permetta di essere anche “grottesca” e non far prendere alla lettera le tue parole. Comunque, anche oggi, quando scrivo amo riavvolgere il nastro dei ricordi e magari parlare di qualcosa che è successo anni fa e per quanto magari ci sforziamo di non raccontare tutto è evidente che facciamo parte di una generazione che ama condividere tutto e la musica ci permette di essere più oneste nel farlo. Nel novo disco penso (Tegan, ndr) che ci sia molto di noi, forse perché crescendo non abbiamo più paura di nascondere i nostri desideri o le nostre paure e ci fa molto sorridere quando alcuni fan ci dicono che apprezzano maggiormente i nostri primi lavori, perché eravamo più sincere. Mi verrebbe voglia di chiedergli se hanno mai letto i testi (ridono, ndm)”.


E ancora: “Siamo molto diverse. Io (Sara, ndr) sono la più precisa. Amo pettinarmi ogni mattina, indossare  i miei vestiti in ordine… non come Tegan che non fa mai la doccia (risata generale, ndr). Quando Tegan fa la doccia dopo uno show nel locale sembra che sia passato un uragano… vestiti ovunque, mentre io ho tutto in ordine. Io sono sempre stata la più ordinata. Abbiamo foto di quando eravamo piccole e andavamo negli scout.. io tutta precisa con la mia camicia senza una piega, i capelli in ordine… mentre Tegan… (risata generale, ndr). Siamo una sorta di opposto l’una dell’altra ma penso che sia una bella cosa".


E anche a tempo scaduto le differenze sono evidenti… mentre dopo le foto di rito Tegan si smaterializza la sorridente Sara resta a salutare tutti i presenti ringraziandoli con sincerità: altre piccole differenze che ci hanno aiutato a conoscere un po’ meglio le due facce della stessa medaglia.




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool