Adriano Viterbini (Adriano Viterbini)
Adriano Viterbini, talentuoso chitarrista romano, è autore, coarrangiatore e coproduttore dei Bud Spencer Blues Explosion e dei Black Friday. Ha da poco esordito col suo primo disco da solista intitolato "Goldfoil": ecco cosa ci ha raccontato...
Articolo a cura di Federico Mainardi - Pubblicata in data: 04/05/13

Ciao Adriano, anzitutto complimenti per il tuo “Goldfoil”: l’ho davvero apprezzato ed è stato un piacere recensirlo! Lo trovo un lavoro profondo e affascinante.

Grazie infinite, sono strafelice che tu abbia apprezzato il mio lavoro!

Per prima cosa vuoi raccontare qualcosa di te e della tua carriera a chi ancora non ti conoscesse?

Sono innamorato della chitarra, e trovo pace e conforto confrontandomi con essa... negli anni lo studio di questo strumento, della musica che mi piace, mi ha aiutato a scavare a fondo dentro me. Il mio orgoglio sono i Bud Spencer Blues Explosion, ma ho avuto la fortuna di suonare  tanta musica diversa e con tanti artisti incredibili... ho suonato per il mondo. Sono una persona felice.

Dopo l’esperienza dei Bud Spencer Blues Explosion com’è nata l’idea, o l’esigenza, di fare un disco da solista?

adriano_viterbini_intervista_2013_02Era da tempo che sentivo l'esigenza di fermare queste idee, queste inflessioni, forse per paura di perderle per sempre nel tempo... mi è sembrato molto onesto nei confronti di me stesso registrare con questa attitudine... ho pensato a "Goldfoil" come ad un insieme di appunti, che messi insieme mi hanno emozionato. La maggior parte delle volte cestino ogni scarabocchio.

Nel rileggere la mia recensione, mi sono reso conto che inoltrandomi nell’ascolto di “Goldfoil” mi sono concentrato sempre meno sugli aspetti “tecnici” dei brani, descrivendoli invece nei termini delle suggestioni che mi davano. Trovo che il loro punto di forza sia il loro potere evocativo, la capacità di far viaggiare con la mente. Cosa ne pensi?

Sono lusingato, è questo l'aspetto che sentivo quando ero in sala davanti al microfono... non ho mai pensato di usare la tecnica per scopi circensi, solo esclusivamente volti ad emozionare... sia con velocità e  ritmica, sia con il linguaggio approfondito dei vari stili toccati.

Oltre al blues quali altri generi musicali ti piacciono?

Mi piace molto un certo tipo di musica elettronica, minimale ed emotiva... vedi "Blindoldfreak" di Alessandro Cortini... ascolto molto i dischi della Third Man Records... i dischi Takoma, i Pantera, Helmet, Queens Of The Stone Age, NIN.

Raccontaci della collaborazione con Alessandro Cortini dei Nine Inch Nails…

Ho avuto l'opportunità di confrontarmi con Alessandro tramite amicizie comuni... ed il suo contributo ha portato il lavoro su un altro piano, in termini di emozioni, il brano suonato insieme è visionario... sono da sempre un suo fan, da prima che entrasse nei NIN seguivo i suoi percorsi musicali. E' stata una grande opportunità.

 

Quali sono i tuoi interessi al di là della musica?

Sono molto fissato con la musica, i pick-up per la chitarra, i negozi di cd vinili... mi piace rilassarmi a casa, leggere libri e andare a correre in riva al lago. Amo passeggiare, la sera in centro a Roma in estate.

“Blue Man” prende spunto da un viaggio... Qual è il più bel viaggio che tu abbia mai fatto? In che modo ha influito sulla tua musica?

Uno degli episodi che ha cambiato la mia vita fu quando da ragazzino, a 17 anni andai da solo in Svizzera a vedere un concerto Chris Whitley, rimasi fulminato dal suono della sua National...

adriano_viterbini_intervista_2013_03Qual è l’esperienza più bella che hai avuto nella tua carriera da musicista? E la più brutta?

Gli episodi più emozionanti sono legati a flash che mi appaiono quando apro gli occhi e vedo la gente che ci guarda suonare ed è coinvolta... non ho esperienze brutte, la musica è la mia isola...  le dinamiche dietrologiche però mi feriscono un po'...

Questa domanda potrebbe sembrare peregrina, ma te la faccio nella convinzione che chi ha composto un album come “Goldfoil” abbia davvero molte cose da trasmettere: se non fossi un chitarrista con quale altra forma d’arte ti esprimeresti?

Sicuramente farei i manifesti per i concerti, o le grafiche per t-shirt... amo disegnare con pennarelli. Ho frequentato il liceo artistico, in quegli anni ho avuto l'approccio devastante con l'hardcore ed il blues insieme... nel frattempo disegnavo.
 
Grazie per quest’intervista! Ti congedo con la domanda di rito: cosa vuoi dire, per concludere, ai lettori di Spazio Rock?

Grazie infinite a tutti voi, vi auguro salute e fortuna!




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