Arcane Roots - European Tour 2015
10/10/15 - Orion, Roma


Articolo a cura di Francesco Benvenuto
Gli Arcane Roots hanno un rapporto molto particolare con l'Italia e soprattutto con la città di Roma. Lo stesso Andrew Groves lo ha voluto ricordare più volte, ammettendo che con la Capitale c'è un qualcosa di speciale: è proprio qui che la band ha tenuto i suoi primi concerti ed ha fatto da gruppo spalla ai Muse in occasione del concerto allo Stadio Olimpico. Durante l'esibizione il frontman del trio inglese non ha fatto altro che ripeterlo: "Amo questa città, vi prometto che torneremo qui in ogni tour, ve lo prometto" e a noi non potrebbe che stare bene, perché quello visto ieri è stato un concerto pazzesco.


Sono circa le 22 quando salgono sul palco gli Acid Muffin, band alternative rock romana che ha il non facile compito di scaldare una folla in trepidante attesa. Un set senza sbavature nel quale ha particolarmente brillato il batterista Andrea Latini: ha picchiato come un forsennato per quasi 40 minuti sulla batteria in modo egregio. Touchè.


arcaneroots10ott2015

Terminata l'esibizione degli Acid Muffin, toccherebbe agli Arcane Roots, ma sorge un piccolo problema: alcune luci sul palco sembra non vogliano funzionare. Intervengono in due, in tre poi addirittura in cinque per tentare di risolvere il problema. Serve l'intervento dello stesso Andrew Groves perché si possa finalmente iniziare, con quasi venti minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Sono le 23 spaccate quando gli Arcane Roots iniziano a calcare il palco dell'Orion e e le mani sugli strumenti.
L'intensità della band fa esaltare i pochi spettatori presenti, i quali senza sosta canteranno parola per parola tutti i brani del gruppo. Si inizia con "Second Breath" al quale fa seguito "Over & Over", ma in scaletta non mancano le canzoni più note come "You Are" o "Resolve": undici pezzi per quasi un'ora e mezza di concerto. Gli Arcane Roots hanno alternato per tutta la serata sprazzi di potenza inaudita a dolci giri di chitarra accompagnati dal silenzio della platea: non sono mancati momenti in cui la stessa folla invitasse, infatti, a non far rumore per godere delle note della chitarra di Groves. Ma dopo la quiete, arriva la tempesta: basta un niente per far scatenare i tre sul palco e coloro che li osservano. L'atmosfera è calda, caldissima all'interno del locale, in forte contrasto con la pioggia e l'umidità dell'esterno: fa talmente caldo che durante l'encore con"Belief", suonata inizialmente dal solo Andrew Groves, vola anche qualche reggiseno. Finisce così una serata intensa e densa di emozioni, che ha dimostrato come gli Arcane Roots siano meritevoli delle tante attenzione che gli si stanno rivolgendo ultimamente.


Setlist
01. Second Breath
02. Over & Over
03. Sacred Shapes
04. Leaving
05. Energy is Never Lost, Just Redirected
06. Resolve
07. Hell & High Water
08. Slow Dance
09. You Are
10. If Nothing Breaks, Nothing Moves
Encore
11. Belief




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