Ferrara sotto le stelle - Deap Vally + The Vaccines
09/07/13 - Castello Estense, Ferrara


Articolo a cura di Francesco De Sandre

Il richiamo dell'Indie riecheggia a Ferrara. La rassegna, una piacevole abitudine cittadina dal 1996, si ripropone anche quest'estate con un notevole cast che affonda le proprie radici in un contesto musicale Alternative molto caro a giovani e meno giovani. La risposta della città però non è quella che ci si aspettava: circa 400 anime, quasi tutti studenti universitari, attraversano la cancellata del Castello Estense per ritrovarsi nel cortile dello stesso, dove un palco essenziale è già allestito e pronto all'uso. Un secondo palco decisamente più imponente, già utilizzato dai FUN. nel concerto del 12 giugno, è montato all'esterno del Castello, e prossimamente ospiterà Arctic Monkeys con Miles Kane giovedì 11 luglio (data già sold out) e l'ennesima tappa Italiana dei Sigur Ròs, nell'atto conclusivo della manifestazione, venerdì 26 luglio. Questi ultimi nomi, assieme a quello di Vaccines, Kaiser Chiefs, Killers, Editors e Black Keys sono gli stessi che appaiono scritti sulle maglie dei partecipanti: è il segnale del continuo proliferare del sound del 2000 che tra evoluzioni e implosioni ancora convince ed entusiasma.

 

deapvallygetdeapjpg_600_01Poco prima delle 21, mentre i quattro ragazzotti inglesi attraversano il piazzale per recarsi di soppiatto nel backstage, pensando di non essere avvistati dal pubblico che li saluta fragorosamente, è l'ora della bionda e della rossa. Non parliamo di varietà di birra, servita scrupolosamente nello stand presso il cortile, ma delle Deap Vally, duo Losangelino a cui i Vaccines affidano l'apertura della loro esibizione. Lindsey Troy e Julie Edwards confermano la tendenza all'essenziale sostenuta da giovani formazioni bipolari come i nostrani Pig Tails o i britannici Drenge, atta alla revisione dei cardini fondamentali del Rock attraverso lo smantellamento di basso e tastiere: Linsdey ama fare largo uso della distorsione per supplire alla semplicità del proprio volume, Julie batte ritmi veloci e crea melodie piacevoli con grancassa e rullante. Di ritorno dal Glastonbury Festival, le Deap Vally presentano in mezzora scarsa i migliori brani dal disco "Sistrionix", in un mix di Grunge e Indie velato di simpatia, rabbia e dolcezza che soddisfa i presenti e diverte le ragazze, belle e brave nella loro affinità e proposizione.

 

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Ore 21.50: crudi, diretti e sorridenti i Vaccines prendono in mano gli strumenti. Tutti meno che Pete Robertson, il quale anzichè reggere le bacchette, sostiene baldanzoso la sua lattina di birra, il che fa subito dubitare della suo stato di salute, ma le rullate iniziali vaporizzano ogni dubbio. Si parte subito con "Teenage Icon", direttamente dalla radio allo stage, per ripercorrere attraverso numerosi singoli gettonatissimi come "No Hope" e "If You Wanna" questi tre anni scarsi di carriera che hanno visto la band essere paracadutata immediatamente sulla scena mondiale grazie alla loro innovazione, che passa spesso per canzoni brevissime con ritornelli entusiasmanti ed energici. Data la dimensione del palco e la scarsa affluenza, si è quasi tutti nelle prime file e si riesce a vedere chiaramente come la band si entusiasmi ed esegua il proprio repertorio in maniera sublime. La voce di Justin è calda e limpida, ma il palco sembra davvero troppo piccolo per contenere la carica sprigionata dai quattro. Árni Hjörvar al basso diverte il pubblico con le sue pose da fermo immagine, con la sua bionda chioma schiaffeggiata contro al microfono ed appoggiandosi talvolta alla spalla del suo frontman. Dall'altra parte Freddie Cowan, chitarrista tutto teoria e sorrisi, si cimenta coi pedali e con gli effetti, cambia chitarre a ripetizione e canta i cori più alti.


ferrarasottolestelle2013programma_600Il concerto dura solo un'ora, tempo in cui il gruppo, assieme ad un inedito intitolato "Do U Wanna Man" propone i migliori estratti dai due album "What Did You Expect From the Vaccines" e "Come of Age", mediaticamente due bombe musicali: apprezzatissimi dalla critica inglese, i Vaccines stanno ancora maturando sotto il profilo artistico. La personalità non manca, e queste esibizioni raccolte ed intime possono solo giovare e dare nuovi stimoli a questi ragazzi corretti e simpatici. Le loro canzoni veloci hanno generato una setlist scivolata via in fretta, ma questo qualcuno tra il pubblico lo aveva previsto. E voi, che vi aspettavate dai Vaccines?




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