Gambardellas - Ashes Showcase
30/01/14 - Indiehub Studio, Milano


Articolo a cura di Giulia Franceschini
Fuori una Milano gelida, al crepuscolo, coperta da nuove spesse, illuminata solo dalle insegne dei negozi e dai fari delle auto, gente che va e viene, frenetica. Dentro all'IndieHub tepore, atmosfera soffusa, visi sorridenti, e la bella promessa musicale dei Gambardellas. Il particolare trio (Mauro Gambardella: voce, batteria e percussioni; Glenda Frassi: chitarra e backing vocals; Grethel Frassi: tastiere e backing vocals) si è esibito in un set acustico per presentare al piccolo pubblico accorso all'Hub il nuovo EP, “Ashes”, in uscita il 3 febbraio.

I Gambardellas nascono nel 2011 come un solo­project di Mauro Gambardella. Già affermato batterista (suona con George Merk, The R's, Paletti), decide di dedicarsi ai suoi brani inediti che finiranno poi per comporre “Sloppy Sounds” (2013), primo album dei Gambardellas. Con il successo dell'album arriva anche il tour estivo che li vede, in alcune delle loro date, in apertura a Ministri, Fast Animals e & Slow kids, Il pan del Diavolo, King of the Opera e Aucan. Nel settembre 2013 Glenda e Grethel diventano a tutti gli effetti membri della band.

È in questa formazione che, nel più bel vestito acustico, i Gambardellas hanno dato anticipazione dei nuovi pezzi di “Ashes”, alternandoli a qualcuno dal loro primo full­-length. Una performance ottima, in un'atmosfera intima e assorta. Forse la vicinanza tra la band e il pubblico così raccolto ha tirato fuori al meglio l'essenza e la capacità comunicativa dei brani che erano perfetti e completi anche nel riarrangiamento pensato per l'occasione. Ritmica, voci, tastiera e chitarra perfettamente bilanciati nei nuovi pezzi che, dice Mauro, “abbiamo composto assieme per la prima volta come una vera band”. I minuti e i brani scorrono sostenuti da un groove possente, elevati con armonizzazioni precise, tutti con un proprio colore, tutti che creano immagini diverse nella nostra fantasia.

Tra due chiacchiere e un bicchiere di vino la serata si conclude, con un po' meno paura di ritornare nella fredda aria milanese, e la testa che ancora si dondola nel loro rock and roll.


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