Suede + Stereophonics
11/07/16 - Postepay Rock in Roma, Roma


Articolo a cura di Salvatore Dragone

Serata tutta all'insegna del rock britannico quella offerta dal festival Rock in Roma che per l'occasione ha presentato due delle band di maggior successo nel genere. L'accoppiata Suede e Stereophonics ha richiamato infatti una buona affluenza di pubblico nel White Stage presso l'Ippodromo delle Capannelle, consueta location per la principale manifestazione musicale della capitale, soprattutto per la possibilità di assistere ad un doppio show da co-headliner in cui le band hanno potuto snocciolare l'intera carriera.


I primi a salire sul palco sono gli Stereophonics che, approfittando degli ultimi minuti di sole, si presentano con gli occhiali scuri sul viso. Il set dei gallesi si apre con "C'est La Vie" e "I wanna get lost with you", entrambe del recente disco "Keep The Village Alive" uscito lo scorso anno, che in sede live vengono riproposte con un piglio decisamente più rock rispetto alla versione in studio. Il quartetto si dimostra subito a proprio agio e cerca continuamente l'interazione col pubblico grazie anche alla grande popolarità delle loro hit spesso in rotazione radiofonica. E' così ad esempio per i classici "Have a nice day" e il tormentone "Maybe Tomorrow", inseriti tra i primi brani in scaletta per guadagnare subito l'attenzione di tutti. Ma anche quando si tratta di suonare canzoni meno note esce fuori tutta la classe dei musicisti capaci di regalare alcune versioni sorprendenti: è il caso ad esempio di "Sunny", quando Kelly Jones inizia a cantarne i privi versi accompagnandosi al pianoforte piazzato al centro del palco. Lo show degli Stereophonics si lascia così gustare fino all'immancabile chiusura con "Dakota" e per i gallesi piovono tantissimi applausi convinti.


Dopo circa trenta minuti necessari al cambio strumentazione arriva il turno dei Suede. La band londinese ha da poco pubblicato il nuovo album "Night thoughts", il secondo dopo la reunion avvenuta dieci anni dopo lo split del 2003. Il pubblico romano è molto incuriosito dalla performance di un gruppo rapidamente ritornato sulla bocca di tutti nonostante il lungo silenzio, anche la scelta di farlo esibire dopo gli Stereophonics è un segnale ben preciso di quali siano le aspettative della serata. Pur non spiccando per doti vocali eccelse, Brett Anderson è l'autentico catalizzatore dimenandosi e saltellando costantemente sul palco per tutto il concerto mentre gli altri componenti della band sembrano molto affiatati nel suonare insieme tanto i vecchi classici che le nuove composizioni. La carica di "Filmstar", "Animal nitrate" o "Can't get enough" trova presto la strada per convincere tutti quanti dello stato di grazia dei Suede che spaziano in lungo e in largo nella loro discografia proponendo in definitiva una sorta di best of dal vivo. Lo spettacolo scivola via fino a "Beautiful ones" e un encore di altri due brani prima che i londinesi abbandonino definitivamente il palco.

 

STEREOPHONICS
C'est La Vie
I Wanna Get Lost With You
The Bartender and the Thief
Have a Nice Day
I Wouldn't Believe Your Radio
Maybe Tomorrow
Local Boy in the Photograph
Mr and Mrs Smith
Mr Writer
Indian Summer
Graffiti on the Train
White Lies

 

Sunny
Just Looking
Dakota

 

SUEDE
Introducing the Band
What I'm Trying to Tell You
Filmstar
Trash
Animal Nitrate
We Are the Pigs
By the Sea
She's in Fashion
The Drowners
Killing of a Flashboy
Can't Get Enough
I Can't Give Her What She Wants
Everything Will Flow
So Young
Metal Mickey
Beautiful Ones

 

Encore
Still Life
New Generation

 

 




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