Messo piede all'interno dell'Atlantico Live, mi son chiesto "Sono forse arrivato a Milano senza accorgermene?", data la presenza di una coltre di fumo talmente densa da far fatica a vedere il palco. Non c'è da aspettare molto perché arrivi sullo stage il primo gruppo di apertura, i Luminal, un trio alquanto anomalo formato da basso, voce e batteria. Il set è condito da numerosi passaggi di basso tra cantante e bassista, ma soprattutto dalla presenza più tra la folla che sul palco del cantante di turno: i Luminal hanno regalato un'esibizione potente e coinvolgente, permettendo ad un giovane ragazzo della platea di suonare con loro sul palco. Bravi senza ombra di dubbio, ma forse un po'troppo altezzosi: perlomeno questa è stata la mia sensazione. Verso le 21 salgono sul palco Pietro Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo, anche noti come Il Pan del Diavolo. Un'ora di folk-rock che scalda gli animi e permette alla serata di scorrere liscia fino all'arrivo dei tanto attesi Ministri.
Ed ecco alle 22.10 il ritorno de i Ministri sul palco dell'Atlantico Live dopo il concerto del dicembre 2013. Non ci vuole molto per far nascere i primi mosh pits, aiutati da brani estratti dal nuovo album come "Cronometrare la Polvere" ,"Macchine Sportive" o altri più datati come "Spingere" e "Diritto al Tetto". Saranno anche passati alcuni anni, ma i Ministri non sono cambiati di una virgola: sempre potenti e aggressivi nell'accezione positiva del termine, con momenti più intimi come la ballata "Il Bel Canto" e lo stage diving di Davide "Divi" Autelitano. Salta agli occhi inoltre la mancanza del quarto ministro Effe Punto, sostituito recentemente e degnamente da Marco Ulcigrai de "Il Triangolo". La serata è di quelle intense con lo stesso Divi che sembra meravigliarsi per il tanto affetto mostrato dalla platea di Roma, che ha cantato ogni singolo brano fino alla mezzanotte: non sono mancati in scaletta inoltre i pezzi più noti del trio come "Mammut", "Noi Fuori", "Il Sole" e "Gli Alberi", ma la lunga setlist ha fine solo dopo l'encore ed il brano "Abituarsi alla Fine". I Ministri hanno infuocato l'Atlantico, mostrandosi ormai come una band affermata e conscia delle proprie abilità, in grado di divertirsi e far divertire: lo dimostra anche la grande folla presente ieri, radunatasi non solo per assistere ad uno show, ma per sfogarsi cantando, ballando e pogando su ogni singola nota. E a chi ancora deve andare ad un loro concerto suggerisco di recarsi alla più vicina biglietteria e comprare il primo biglietto disponibile.
Setlist Ministri:
Cronometrare la polvere
Balla quello che c'è
Comunque
Gli alberi
Idioti
Il sole (è importante che non ci sia)
Le porte
Mammut
Sabotaggi
Non mi conviene puntare in alto
Spingere
Macchine sportive
Tempi bui
Una palude
Encore:
Vivere da signori
Il bel canto
Noi fuori
Diritto al tetto
Abituarsi alla fine