Ministri Cultura Generale Tour 2016
18/06/16 - Lazzaretto, Bergamo


Articolo a cura di SpazioRock

Articolo a cura di Luca Barenghi, foto a cura di Simone Giuffrè.

 

Esistono, per tutti coloro che sono insaziabili divoratori di musica e concerti, delle priorità assolute. Una di queste è sicuramente il poter fare affidamento su artisti o gruppi che, una volta saliti sul palco, davanti a 50 o 10 000 persone, diano, sempre e comunque, il 100%. In questa ormai strettissima cerchia di veri professionisti musicali, i Ministri occupano, senza la minima ombra di dubbio, una posizione di assoluto rilievo. E lo show dato dal gruppo milanese nel suggestivo ambiente del Lazzaretto di Bergamo, in occasione dell'Happening delle Cooperative Sociali, lo scorso sabato non ha fatto eccezione. La tappa che ha portato la band, formata da Davide "Divi" Autelitano, (basso), Federico Dragogna (chitarra), Michele Esposito (batteria) e, in qualità di collaboratore live, Marco Ulcigrai (chitarra), nella "Città dei Mille" e che fa parte del tour estivo del loro ultimo album, Cultura Generale, è stata l'ennesima dimostrazione della sua capacità di mantenere, per più di un'ora e mezza, un flusso costante di energia pura, composta da un'attenta alchimia tra suono, struttura del brano e testi taglienti come rasoi. Una combinazione che, durante le esecuzioni dal vivo, riesce a trasmettere un impatto sonoro molto più incisivo rispetto all'ascolto su disco, grazie ad uno speciale connubio tra vitalità ed intesa sul palco ormai ben rodato da una decennale esperienza live che ha portato la band ad esibirsi in un'infinità di concerti su e giù per l'Italia.

 


La piazza non si è ancora riempita...

 


A 15 minuti dall'inizio dello show, il parterre davanti al palco, immerso nella fantastica location offerta dall'ex-ospedale bergamasco, è ancora vuota. Quando però, verso le 22:15 circa, calano le luci e Michelino sale e si siede alla batteria, picchiando come un dannato sulle pelli dei tamburi, una massa informe di persone si sposta, correndo, dalla zona ristoro verso il palco, acclamando l'uscita degli altri membri della band, che non tardano a palesarsi e ad imbracciare gli strumenti, raccogliendo l'ovazione del pubblico entusiasta. Il concerto parte in quarta con "Mammut", brano di apertura del loro penultimo album "Per Un Passato Migliore": quando Divi intona le prime strofe del brano "Per quest'estate MAMMUT... Le tue vacanze MAMMUT!" una deflagrazione di voci esplode tra il pubblico, seguendo, come un segugio, ogni singola parola del testo. Subito a ruota, giusto per scaldare ancora un po' gli animi, "Il Sole (E' Importante Che Non Ci Sia)", traccia che apre "Fuori", il loro lavoro datato 2011 e "Comunque".

 

 

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 Dopo una breve parentesi melodica con "Gli Alberi", tutta l'energia cinetica accumulata dal pubblico esplode con "Idioti", secondo singolo estratto dalla loro ultima fatica, "Cultura Generale": migliaia di persone, in overdose di onde sonore, iniziano a ballare e a spingere come se non ci sia un domani. Dopo altri tre brani tratti dal loro ultimo e penultimo lavoro, "Sabotaggi", "Le Porte" e "Spingere", i quattro ragazzi di Milano offrono alla folla, un tuffo nel passato: "Non Mi Conviene Puntare In Alto", canzone che apre il loro primo lavoro, del lontano 2006, "I Soldi Sono Finiti", da dove tutto è cominciato. Il giro di giostra, tuttavia, è solo a metà. A "Non Mi Conviene" segue un altro loro pezzo molto amato dai fan: "Noi Fuori". Per l'ultima strofa Divi, cacciandosi due dita nel cuore, vomita fuori tutta la voce che ha in corpo "Noi fuori dalle liste, dai concorsi, dalle carte, dalle curve, dalle risse... ", il pubblico, per quanto può, cerca di seguire, estasiato, la spaventosa performance vocale. A concludere la prima parte del concerto ci pensano "Tempi Bui", tratto dall'omonimo lavoro del 2009, e "Una Palude", con il suo interminabile ed emozionante coro generale "Piovono rane dall'alto del cielo, la gente in strada che dice ancora...". All'apertura dei bis il quartetto annuncia una piccola sorpresa , preparata apposta per la tappa lombarda. Dopo "La Faccia Di Briatore", infatti, Davide comincia a suonare, seguito a ruota da Michelino, il giro di basso di "Uomini Soli", cover del brano, datato 1990, dei Pooh, dato per disperso all'interno delle loro setlist degli ultimi anni. Il pubblico impazzisce: all'attacco di "Dio delle città e delle immensità" un fronte compatto di gente spinge verso le prime file in un'orgia di spintoni, gomitate e cori.

 

 

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 Il finale della serata, come per tutto il tour è lasciato a tre pezzi monolitici presenti nella discografia del gruppo. Si comincia con "Il Bel Canto", dove Divi, a mo' di Iggy Pop, si lancia, attorcigliandosi al microfono, in uno stage-diving che gli fa fare un bel giretto degli antichi porticati del Lazzaretto. Subito dopo segue "Dritto al Tetto" dove nel finale il gruppo si lancia in un riff di "Eye of the Tiger" caricato al tritolo che sbriciola i calcoli renali di quelli che stanno nelle prime tre file. E' giunta ormai l'ora di dirsi addio e Davide, Federico, Michele e Marco salutano il pubblico di Bergamo con la consueta "Abituarsi Alla Fine": dopo la presentazione dei suoi compagni di mille avventure Divi, dopo essersi messo in una posizione simile a Bolt prima della partenza della finale dei 100 metri, si lancia in un altro stage-diving. L'ultimissimo brano, che conclude in modo definitivo la serata, è lo scrosciante applauso del pubblico dedicato al gruppo e al tempo che, viste le ultime settimane, ha graziato la buona riuscita della serata. Si spengono le luci, tutti tornano a casa entusiasti e consapevoli di aver impresso nella memoria il ricordo di un concerto ricco di emozioni che solo gruppi come i Ministri sanno dare. L'unico rammarico che si può avere dopo uno show di tale calibro è la sua conclusione perché per concerti come questo "Ci vuole tempo per ricominciare, per abituarsi alla fine..." .

 

 


Setlist

 

Mammut
Il Sole (E' Importante Che Non Ci Sia)
Comunque
Gli Alberi
Idioti
Sabotaggi
Le Porte
Spingere
Non Mi Conviene Puntare In Alto
Noi Fuori
Tempi Bui
Una Palude

 

Encore:

 

La Faccia Di Briatore
Uomini Soli
Il Bel Canto
Dritto Al Tetto (Finale con riff di Eye of the Tiger)
Abituarsi Alla Fine




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