Wallis Bird - Architect Tour
14/05/14 - Salumeria della Musica, Milano


Articolo a cura di Luca Ciuti
Se il buon vino sta davvero nelle botti piccole come dice un vecchio adagio, allora non v’è contesto migliore della Salumeria della Musica di Milano per gustarsi una stupefacente Wallis Bird. Consolidato lo status di autentica rivelazione, la cantautrice irlandese giunge in Italia sull’onda dell’acclamato “Architect”, catapultandosi nella venue meneghina più indicata per una tranquilla esibizione infrasettimanale. Le aspettative di chi pronosticava un concerto dai toni dimessi sono state ampiamente smentite, Wallis Bird on stage è una autentica forza della natura, spavalda e disinvolta quanto basta, audace e sperimentale alla maniera di un qualsiasi musicista anglofono trapiantato a Berlino, come tradizione vuole. La piccola rossa sale sul palco piuttosto tardi, alle ventidue e venti circa, ben consapevole di dove tenere sveglia una platea discretamente nutrita e altrettanto rilassata. Non passa molto tempo prima che la maggior parte dei presenti si raduni sottopalco per abbandonarsi gradualmente al suo ritmo irresistibile. La giovane irlandese on stage è esattamente come te la aspetti, un concentrato di energia sospinto da una band capace di produrre corpose iniezioni di groove, talvolta persino con strumenti meno convenzionali come la voce e i synth. “Architect” occupa quasi metà della scaletta, c’è spazio per “Daze”, la celeberrima “Hardly Hardly” e “Gloria” e qualche estratto dai tre dischi precedenti, ma al di là dell’accurata ricercatezza dei pezzi, a dominare di fondo la naturalezza con cui Wallis tira fuori la grinta, frustando la chitarra a più non posso e dimenandosi in furiosi headbanging che farebbero impallidire certi gruppi scandinavi di metal estremo. Qualche rapida battuta, l’immancabile birra fra le mani nelle pause fra un pezzo e l’altro,  spazio a tutti i membri della band che si rivelano eclettici polistrumentisti e vocalist eccezionali. Se da una parte la breve durata del set, meno di un’ora e mezzo, potrebbe lasciare spazio a qualche recriminazione, allo stesso modo non si può rimproverare alla Bird la mancanza di intensità: il ritmo che pervade la sua musica caratterizza in maniera esponenziale le sue esibizioni, quanto basta per coronarla come autentica rivelazione fra le cantautrici in cerca di maggior gloria. 



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