Alternative Rock
Fall Out Boy: "L'album è finalmente pronto. Uscirà a gennaio!"


pubblicato in data 20/10/17 da Laura Faccenda

I fan lo attendevano per settembre 2017, ma, con qualche mese di ritardo, i Fall Out Boy hanno dichiarato di aver finalmente completato le registrazioni del loro settimo album, “M A N I A”, la cui uscita è prevista per il prossimo gennaio.

Gli ultimi aggiornamenti arrivano dal bassista Pete Wetz, a cui è affidata la stesura della maggior parte dei testi: “Abbiamo finito di registrare ed è un gran traguardo! Ora dobbiamo concludere la fase del mix e del mastering. Non avremmo mai pensato di raggiungere un risultato del genere sei mesi fa. È bello essere arrivati fin qui”. Sul singolo di lancio ha aggiunto: “La canzone sarà meno elettronica ma, allo stesso tempo, il disco si chiama “M A N I A” e la musica che conterrà sarà frenetica, rimanderà appunto a qualcosa di maniacale. Credo che l’aspetto elettronico non sarà quello preponderante ma il sound risulterà davvero aggressivo

Lo scorso agosto, il leader Patrick Stump aveva avvertito i fan: “Dobbiamo posticipare la pubblicazione del nuovo progetto al 19 gennaio 2018. Ci siamo confrontati molto in corso d’opera e vi assicuro che non è stato facile. Ma posso dirvi con certezza che sarà il nostro miglior disco”. Il cantante ha anche spiegato: “L’album non è finito ed è come se affrettassimo il corso degli eventi. Non farò mai uscire qualcosa senza credere che sia un prodotto forte e di qualità almeno quanto quelli pubblicati in precedenza. Per fare ciò abbiamo bisogno di un po’ più di tempo e di concentrazione”.

A inizio anno Wetz, in un’intervista a NME, ha approfondito alcune tematiche legate al nuovo lavoro in studio: “La quotidianità è diventata mania. Ci ho riflettuto mentre guardavo la serie tv “Legion”. Spesso le persone ci chiedono di dire la nostra su quanto sta accadendo in America, a livello politico. Noi non ci siamo mai esposti più di tanto ma le nostre opinioni sono chiare. Non è più possibile distinguere il lato privato da quello pubblico, oggi. Tutto ciò provoca una sensazione quasi euforica, le persone si agitano, non dormono, assumono comportamenti maniacali che spesso sfociano in violenze. A volte ricordo i tempi passati con nostalgia, quando mi sentivo un outsider. La musica mi ha aiutato a capire che non ero il solo a sentirmi così, c’era tutta una comunità punk rock che condivideva quella sensazione. Sarebbe bello ricreare quello spirito. Molti dei nostri testi parlano di questo”.

 

 
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