Nel corso del podcast "Let There Be Talk", infatti, Wilk ha rivelato di aver ricevuto una inaspettata chiamata da parte di Eddie Vedder, storico frontman del gruppo di Seattle, che gli ha chiesto di incontrare i membri della band, offrendosi di inviargli una copia dei loro brani. Era la primavera del 1991, e i Pearl Jam stavano per pubblicare "Ten", primo album della band. Wilk, che all'epoca suonava nei Greta, ha raccontato di essere rimasto sconvolto dalla proposta di Vedder: "Me la stavo facendo praticamente addosso. Non avevo mai lasciato il Paese, dovevo ottenere il passaporto e ascoltare quei brani. Ero incredibilmente giovane e pensavo che quello sarebbe stato finalmente il mio momento." Ha spiegato l'artista.

"Andai in Europa e suonai con loro. Con Eddie costruimmo un legame solido, ma per gli altri ero comunque 'il ragazzo nuovo'. Per farla breve, andai lì ma semplicemente non scattò nulla, musicalmente parlando. Soprattutto con Jeff Ament, che è un bassista incredibile e un ragazzo splendido. Ma non importa quanto tu possa essere bravo, la chimica in questo caso è tutto. Semplicemente non ero la persona giusta per loro." Ha concluso il batterista, che dopo aver trascorso una settimana in Europa con il gruppo di Vedder ha fatto ritorno negli Stati Uniti.

Qualche mese dopo Wilk avrebbe comunque trovato il suo posto nei Rage Against The Machine, mentre i Pearl Jam avrebbero pubblicato "Ten" con Dave Krusen alla batteria. Il resto è storia.