ZZ Top
La Futura

2012, Universal Republic Records
Hard Rock

In barba all'età, gli ZZ Top continuano a divertirsi e divertire con la loro musica impolverata
Recensione di Daniele Carlucci - Pubblicata in data: 10/09/12

Le barbe più famose del rock sono tornate. Nove anni dopo “Mescalero” gli ZZ Top fanno 15, tanti sono gli album del leggendario trio texano con il nuovo “La Futura”. Billy Gibbons, Dusty Hill e Frank Beard – sempre insieme da oltre quarant’anni – intendevano tornare al sound dei primi lavori senza però dimenticare la moderna tecnologia e con questi presupposti hanno registrato dieci tracce tra i Foam Box Recordings di Houston e gli Shangri La Studios di Malibu, California, assieme al grandissimo produttore Rick Rubin.

Il ritorno alla vecchia tradizione inizia con il titolo, in spagnolo come spesso in passato (“Tres Hombres”, “Fandango!”, “Degüello”…), e si protrae nella musica impolverata e grezza del gruppo: blues, rock n’ roll e southern rock sono il verbo per gli ZZ Top, uno stile di vita più che un semplice stile artistico. In “La Futura” si respira aria di festa, aria allegra e spensierata di chi, in sella alla propria motocicletta, percorre le strade a perdita d’occhio nel deserto texano. E questa visione diventa maledettamente affascinante se nelle orecchie risuona il ritmo irresistibile di “Chartreuse” e “Consumpiotn” o il divertente hard rock di “Flyin’ High” (la cui “prima” si è consumata nello spazio, dove l’astronauta della NASA Mike Fossum ha voluto fortemente la musica degli amati ZZ Top come partner di viaggio). La voce graffiante di Gibbons si presta anche a due lenti ruvidi e sporchi, “Over You” e “It’s Too Easy Mañana”, che ben si accompagnano ad un solitario bicchiere di whiskey bevuto in una bettola frequentata da biker e forestieri. 

Ascoltando “La Futura” si capisce come gli ZZ Top facciano ancora musica per il piacere di farlo, spassandosela come dei matti, come se tutto ciò fosse la fonte da cui la band stessa trae nutrimento e vitalità. E questo non può che far sorridere chi ama la musica in maniera viscerale almeno tanto quanto il trio americano.

Il quindicesimo album degli ZZ Top, anche se abbastanza corto per gli standard odierni (poco meno di 40 minuti), è piacevole e genuino, senza fronzoli e onesto: il gruppo di Houston si mostra semplicemente per quello che è, un'inarrestabile macchina che produce musica grezza e impolverata. Oh, That Little Ol’ Band From Texas...




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