Gory Blister
Graveyard Of Angels

2009, Mascot Records
Death Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 25/06/10

A tre anni dal buonissimo “Skymorphosis”, i nostrani Gory Blister ritornano con un nuovo lavoro, il terzo, il qui presente “Graveyard Of Angels”. Un album che, vuoi per la posizione nella carriera dei nostri, vuoi per le grandi potenzialità in seno alla band, avrebbe dovuto definirne la “cifra tecnica”.

Musicisti pronti per il grande salto o destinati a rimanere unicamente nelle orecchie degli appassionati? Le variabili in campo sono troppe per poter pronosticare successi, fama oltre i confini nazionali, contratti importanti ecc... Una cosa la possiamo dire, i ragazzi sono preparatissimi e la loro musica è certamente di qualità. Indubbia la preparazione tecnica del lotto, con il solito Raff a macinare riff su riff con una cadenza a dir poco frenetica, dando anche saggio di grande perizia con funambolici assoli, come indubbia la professionalità che trasuda dal cd. Bellissima produzione, artwork allineato con la proposta e via discorrendo.   

Partiti con i Death del compianto Chuck Schuldiner come guida principale, i nostri si sono via via ritagliati una posizione leggermente più personale (parola da prendere sempre con le pinze in ambito death metal), prediligendo un connubio di melodie e partiture intricate, in modo da creare canzoni dall'andamento “frammentato” e volutamente imprevedibili. Su questi binari si muove anche “Graveyard Of Angels”, un gran bel disco che perde punti unicamente nel “fattore sorpresa”, affiancandosi abbastanza a quanto fatto col precedente lavoro. Paradossalmente in questo modo la continua ricerca di nuove soluzioni attraverso un songwriting certamente studiato nei minimi termini, affossa la brillantezza del platter. Complice anche un suono eccessivamente freddo ed elaborato, l'album colpirà certamente i fan della band e gli amanti di queste sonorità, ma difficilmente potrà fare nuovi proseliti.

Un peccato perché i Gory Blister sono ben oltre la media delle uscite che passano giornalmente tra le nostre mani, e con qualche accorgimento (maggiore fruizione dei brani, più coinvolgimento, ecc...) in più avrebbero certamente potuto raccogliere di più. Certo non è facile ed è anche vero che l'ambiente techno/melodic death non sta vivendo un momento felice, con tante, troppe band per lo più inutili alla continua rincorsa dei grandi che appiattiscono quindi tutta una scena. Onore ai Gory Blister comunque, fra i pochi ad emergere dal grigiore imperante, anche se non so quanto possa bastare.



01.The Hatch Opens

02.Void Made Flesh

03.Vanishing Ruins

04.The Descent

05.emiT despaIE

06.The Slum Of The Wretched Creatures

07.The Shining Hades

08.Graveyard Of Angels

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