Aeon, “Path of Fire”: per la serie “contenti loro, contenti tutti”. Per chi ha un minimo di ascolti estremi alle spalle, gli Aeon non sono certamente una novità: svedesi, death metal, violenza a pioggia e attitudine a prova di bomba. Ottimi mestieranti del genere, arrivati al traguardo del terzo album.
Come al solito, quando si parla del devastante combo svedese, non si possono non toccare almeno due punti fondamentali, ovvero la totale mancanza di originalità, unita a una perfezione formale davvero invidiabile. Agli Aeon evidentemente piace essere etichettati come “followers”, ottimi ma sempre followers, alle prese con un death che di svedese non ha nulla, abbracciando in pieno la corrente americana. Morbid Angel, Deicide (più per le tematiche anticristiane) e soprattutto Cannibal Corpse, sono le muse che guidano la direzione stilistica dei nostri, dettando alcuni canoni che, nella loro concezione di musica, non devono o non possono essere superati.
In questo modo ci troviamo tra le mani un prodotto,”Path of Fire”, che a seconda di come ci si approccia può risultare una cavalcata esaltante, o l'ennesima riproposizione del canovaccio guidato dai maestri citati sopra. Undici pezzi finemente studiati, in cui gli Aeon danno nuovamente sfoggio della grande perizia strumentale ormai nota al pubblico, tra decine e decine di riff che si rincorrono senza sosta, stacchi continui dal groove a volte incontenibile, assoli ben piazzati, ecc... Peccato che di originalità e di personalità non se ne trovano nemmeno a cercarle, trasformando “Path of Fire” in un insieme di idee riciclate, confezionate con grande professionalità, ma pur sempre di qualcun altro.
Difficile esprimere un giudizio, se premiare la capacità degli Aeon di saper scrivere comunque buonissime e devastanti canzoni, aiutati dal mixaggio sapiente dell'ormai guru Erik Rutan, o punire la totale mancanza di progressione stilistica e personalità. Personalmente direi che la bilancia pende più verso la seconda ipotesi, troppo pesante, in una scena odierna piena di gruppi che cercano una propria strada, l'ombra della scopiazzatura di qualità. Probabilmente in altri ambiti gli Aeon avrebbero ricevuto onori a tutto spiano e raggiunto lo status di star internazionali (chi ha detto Airbourne?), ma quando si ha a che fare col death (o con l'estremo in generale), lo sport preferito è spaccare un capello in quattro... Peccato, resterà comunque la soddisfazione di venire nominati nientemeno che da Alex Webster (Cannibal Corpse), come uno dei propri gruppi preferiti. E non è cosa da tutti.
Aeon
Path of Fire
2010, Metal Blade
Death Metal
01.Forgiveness Denied
02.Kill Them All
03.Inheritance
04.Abomination To God
05.Total Kristus Inversus
06.Of Fire
07.I Will Burn
08.Suffer The Soul
09.The Sacrament
10.Liar In The Name Of God
11.God Of War