Hate
Erebos

2010, Listenable Records
Death Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 29/11/10

Quella che fino a qualche anno fa dominava a livello continentale e non sfigurava nemmeno a cospetto dei maestri americani, non sembra attraversare un momento felicissimo. Stiamo parlando della scena death metal polacca, autentica fucina di nuove band capace di ritagliarsi negli anni uno spazio (e determinate caratteristiche) decisamente ampio negli ascolti degli appassionati.

Periodo un po' difficile dicevamo, in particolar modo per i nomi più rappresentativi: la locomotiva del movimento, i Vader, tra rivoluzioni continue di line-up, vivacchiano più per il loro nome che per particolari meriti, i giovanissimi fenomeni Decapitated si sono fermati in quel terribile incidente automobilistico in Bielorussia nel 2007, in cui perse la vita il talentuoso batterista Vitek e il cantante Adrian Kowanek dovette abbandonare l'attività (ad oggi pare sia ancora convalescente e gravemente segnato), salvo poi rinascere solo recentemente, mentre i fuoriclasse Behemoth sono alle prese con la leucemia del leader Nergal, quindi in una situazione di stallo che non può essere quantificata in termini di tempo. Ovviamente la scena non si ferma a queste band, ma è innegabile che le formazioni citate rappresentavano le più famose/talentuose/affermate, in grado di fornire slancio anche a tutto un fittissimo sottobosco, tra cui si inseriscono a pieno titolo gli Hate.

A dire il vero gli Hate suonano death da prima che Nergal e soci decisero di dare una svolta alla carriera, avendo debuttato nel 1996, senza però riuscire mai a entrare nel girone delle teste di serie; ottimi musicisti, dischi cattivissimi e formalmente perfetti, ma un po' deficitari dal punto di vista della personalità e del songwriting, tanto da essere riconosciuti, nell'immaginario comune, come i fratelli minori dei Behemoth. A vedere la progressione stilistica e l'immagine della band non si può certo dare torto a questa etichetta, anche se sarebbe troppo semplicistico, considerata la qualità media messa in mostra in questi anni. Ma arriviamo dunque al presente “Erebos”, settimo album in carriera, come al solito una carneficina in piena regola, che ci dice sostanzialmente le stesse cose che già sapevamo: Adam the First Sinner e compagni hanno raggiunto un livello tecnico ed esecutivo degno di nota, in cui tutto suona alla perfezione, con una compattezza ed esplosività degna di nota; che siano passaggi brutali alla velocità della luce o mid tempos granitici, i nostri hanno (quasi) sempre in pugno la situazione, epicheggianti e industrialoidi, melodie ricercate, produzione di livello, artwork in linea ben curato, ecc...

Purtroppo anche i difetti cronici non tardano ad arrivare, ovvero la solita poca personalità espressa, elemento che non farà mai raggiungere agli Hate valutazioni e posizioni importanti all'interno della scena. Più volte si affacciano i Vader e, soprattutto, i Behemoth in modo così palese che Nergal avrebbe tutte le ragioni per chiedere i diritti d'autore. Eppure nonostante i forti richiami, le canzoni si lasciano quasi sempre ascoltare e apprezzare, con il desiderio di approfondirne le trame, di entrare meglio nei pezzi più asfissianti, confezionati con una perizia molto importante, degna di una band di grandi professionisti. Brani come “Lux Aeterna” (palese l'idea di mettere tantissima carne al fuoco immediatamente), “Erebos”, “Trinity Moons”, “Hexagony”, semplicemente devastante, o la conclusiva “Luminous Horizon”, sono estratti che non proprio tutti riuscirebbero a plasmare, eppure alla fine del disco la sensazione di occasione persa serpeggia in modo ingombrante.

Evidentemente gli Hate non riusciranno mai a compiere il salto di qualità ed entrare nell'olimpo del death, troppo grande il salto qualitativo (prevalentemente compositivo) con le formazioni più affermate, anche se posizionarsi comunque alle spalle di autentici fuoriclasse non sembra male. Da provare.



01.Genesis

02.Lux Aeterna

03.Erebos

04.Quintessence of Higher Suffering

05.Trinity Moons

06.Hero Cults

07.Transsubstance    

08.Hexagony

09.Wrists

10.Luminous Horizon

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