Linea 77
La Speranza È Una Trappola (Part 1) [EP]

2013, INRI
Alternative Metal

Come un toro durante una corrida, i Linea 77 testardamente combattono ancora in prima linea...
Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 20/02/13

I Linea 77 si feriscono, si fasciano, continuano impreterriti la marcia verso nuove sfide umane, musicali, di carriera. Dopo la defezione di Emi ed un conseguente e necessario rimpasto della line-up, il combo torinese torna alla carica con un EP di cinque tracce (sei nella versione speciale per iTunes), "La Speranza È Una Trappola (Part 1)".


Niente più Emi a spalleggiare Nitto nel cantato, dicevamo. Dopo esser partito dal basso (perdonate il gioco di parole) e passato per la chitarra, ecco che Davide Pavanello arriva ad uno dei due microfoni principali della band, e sinceramente la prima impressione è molto positiva: voce decisamente più pulita del suo predecessore ma non di meno tagliente e d'un certo impatto, si fa apprezzare sin dall'opener "Veleno", dove le parole assumono le sembianze di vere e proprie sferzate di cianuro che sfondano le casse dello stereo e si innestano nella mente dell'ascoltatore. Allo stesso modo martellante, ma condita con molta più ironia e sarcasmo, è la successiva "La Musica È Finita", disincantata visione che i Nostri hanno sul panorama musicale odierno. Le tematiche trattate sono sempre rivolte verso un certo (dis)impegno sociale ("Avevate Ragione Voi", ispirata agli eventi del G8 di Genova del 2001), sono storie di chi non si fa più illusioni per il futuro né tantomeno per il presente, ed i testi crudi e diretti scalfiscono verso dopo verso l'attenzione di chi ascolta.


È indubbio che Dade ha caratteristiche vocali piuttosto distinte dal suo predecessore, tant'è che i brani, sebbene mantengano nella struttura base il trademark tipico dei Linea 77, esteticamente hanno subito una leggera virata verso una strada più melodica. Attenzione: con "strada più melodica" non s'intende in alcun modo un rammollimento od una qualsivoglia perdita d'incisività. Più semplicemente, le linee vocali più pulite permettono di trovare soluzioni stilistiche meno opprimenti che in passato, senza per questo ammorbidire il sound ma anzi è risultato necessario renderlo più netto, tagliente e meno roboante di prima. Tutto l'EP, fortunatamente, si staglia su questa linea, e lo fa in maniera molto buona.


Semmai, l'unico difetto riscontrato durante l'ascolto di "La Speranza È Una Trappola (Part 1)" è una seppur vaga somiglianza stilistica di alcuni passaggi con l'operato de Il Teatro Degli Orrori, ma ciò è da considerarsi più una scelta dettata dalle proprietà canore di Dade più che ad un difetto vero e proprio.


Un ritorno più che positivo, soprattutto considerando il recente e burrascoso passato che i Linea 77 hanno dovuto affrontare. Feriti, forse ancora un po' sanguinanti, come un toro durante una corrida, continuano imperterriti verso la loro strada. Ma, a differenza del toro, Nitto e soci sembrano più vivi ed agguerriti che mai.





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