Le Maschere Di Clara
Anamorfosi

2011, Black Widow Records
Avantgarde

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 12/10/11

Anamorfosi”: fenomeno illusorio per cui un’immagine viene proiettata su un piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale effettivamente riconoscibile solamente da una precisa posizione.

Non si potrebbe spiegare meglio la musica del trio Le Maschere Di Clara, se non prendendo spunto proprio dalla definizione scientifica del fenomeno che titola il loro ultimo parto discografico. Siamo, difatti, in presenza di un alternative rock estremamente asciutto e disordinato, una matrice che pulsa del nero caos dei Verdena di “In Requiem” e dell’asciutta polverosità dello stoner rock americano, il tutto riletto in chiave disarmonica ed istintiva. Con una particolarità, tuttavia, ed è proprio qui che entra in gioco la distorsione anamorfica: le chitarre che ci si aspetterebbe svettare graffianti dalla definizione sonora appena data, sono invece perfettamente sostituite dal violino di Laura Masotto, a creare partiture di estremo e nero fascino. I testi, poi, sono tutti rigorosamente recitati od urlati, e vengono quindi naturalmente alla mente i Massimo Volume ed i Bologna Violenta, qui graditi ospiti della sregolata “Acheronte” e dell’intermezzo strumentale “Piombo”.

La proposta musicale è certamente interessante, ma reca con sé un pesante difetto che ne lima la fruibilità, ovvero l’estrema prolissità in fase compositiva. Nel cercare di far perdere l’orientamento all’ascoltatore, di modo che possa rincorrere una sua personale visione dell’avanguardistica musica della band, Le Maschere Di Clara si perdono spesso nel labirinto sonoro da loro creato, elaborando brani dalla lunghezza eccessiva che portano unicamente a dispersione (esemplare, in questo senso, “Sonata In Re Minore”). Inoltre, il quadro sonoro, per quanto ripieno di schizofrenici colori, alla fine nel caos multiforme tende ad assomigliarsi tutto, e l’effetto sorpresa dell’intro di “23.23” viene presto mitigato, e bisognerà attendere il notturno chopeniano del pianoforte della conclusiva “Vienna Dorme” per tornare ad avere una forte scossa in sede di ascolto.

Ciò detto, la proposta del trio rimane sicuramente affascinante, e forse obbligatoria per chiunque sia avvezzo all’acidità dell’alternative rock all’italiana dei primi anni ‘90s e ritiene che la musica rock di oggi sia un ammasso troppo dolce e regolare… robetta per femminucce, insomma. Se siete, quindi, alla ricerca di un disco che possa testare la tenuta dei vostri addominali, è oltremodo doveroso fermarsi in questa casa, e provare ad indossare Le Maschere Di Clara.



01. 23.23
02. Habanera
03. Acheronte (feat. Bologna Violenta)
04. Apidistra
05. Gustavo Rol
06. L’Essenza
07. Piombo (feat. Bologna Violenta)
08. Sonata In Re Minore
09. Venere
10. Porpora
11. Vienna Dorme

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