Ivano Fossati
Decadancing

2011, EMI
Pop Rock

Un regalo di addio sentito e ricco di spunti interessanti. Un artista che ci mancherà.
Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 18/10/11

Nuovo album per Ivano Fossati. Nuovo e purtroppo anche l'ultimo. Per chi non avesse seguito la vicenda, nonostante le dichiarazioni del musicista ligure siano state riportate praticamente da tutti i media nazionali (e per questo vi rimandiamo alla sua conferenza stampa), questo “Decadancing” chiude la discografia di un artista prolifico e rigoroso, di quelli che preferiscono curare maggiormente la musica piuttosto che le proprie relazioni pubbliche, ahimè esempi di professionalità ormai sempre più rari oggi giorno.

Un disco che già a partire dal titolo detta le coordinate di lettura e i contenuti di questi nuovi brani: il contrasto tra la decadenza dei giorni nostri affrontata con una sottile ironia di fondo, un'analisi lucida sul mondo che ci circonda senza però il cinismo critico di chi ha perso la speranza di un miglioramento. Fossati fa leva su questo gioco di parole regalandoci un lavoro che non potrebbe essere più attuale nelle tematiche proposte, stratificando il sound in un susseguirsi di momenti più “spensierati” ad altri molto più intimi e raccolti, sfoderando al solito una grande capacità interpretativa.

“Decadancing” si contraddistingue per la sua facilità d'ascolto, intesa nell'accezione migliore del termine, come piacevolezza, raffinatezza degli arrangiamenti e grande profondità, parlando sempre chiaro, senza mascherare il significato con soluzioni troppo ardite. Una perfetta sintesi tra testo e musica, che arriva immediatamente all'ascoltatore, regalando anche finezze strumentali che mettono in luce la grande esperienza di un artista arrivato alla soglia dei quarant'anni di carriera. Avremo così estratti quasi radiofonici come “La Decadenza”, in cui il tema della fuga verso l'Europa viene trattato con un piglio funky contagioso, “Quello Che Manca Al Mondo”, o la bellissima “Se Non Oggi”, con un grande lavoro strumentale a supporto della calda voce di Fossati. L'altro lato della medaglia sono le ballate e gli estratti più malinconici, alla lunga forse i momenti che più rimangono nella memoria; su tutte segnaliamo “Un Natale Borghese”, brano di grande classe e “Settembre”, una canzone su un amore interrotto che emoziona sempre di più col passare dei minuti, probabilmente l'episodio migliore di tutta la raccolta.

Il rischio di ricordare “Decadancing” come l'ultimo album di Fossati è alto, ma siamo sicuri che i sostenitori di Ivano, non proprio ascoltatori comuni, saranno attenti a capire la caratura del lavoro, un regalo di “addio” sentito e ricco di spunti interessanti. Un artista che ci mancherà.



01. La Decadenza

02. Quello Che Manca Al Mondo

03. La Sconosciuta

04. Settembre

05. La Normalità

06. Laura E L'Avvenire

07. Un Natale Borghese

08. Nella Terra Del Vento

09. Se Non Oggi

10. Tutto Questo Futuro

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