3 Doors Down
Time Of My Life

2011, Universal Republic
Rock

Recensione di Alessandro Casarotti - Pubblicata in data: 22/11/11

Se sperate di trovare brani accattivanti, ricerca artistica o sperimentalismo sonoro, siete sulla strada sbagliata. Provare ad esprimere il quinto prodotto della band di Estacawpa (Mississippi) fuori dai canoni del teen drama americano sarebbe improprio (tant'è che molte delle loro canzoni fanno da colonna sonora a questo genere di fim). Si tratta di un album dei 3 Doors Down, nulla di diverso.

"Time Of My Life" si apre con l’omonima canzone e sembra promettere un’evoluzione nello stile della band, ma rimane un unicum dell’album in antinomia con la sua natura di titletrack, un tentativo vano di seguire l’ultimo trend (si veda alla voce Kasabian). Da “When You’re Young” in poi si ritorna alle tipiche ballate giovanili già sentite nei quattro dischi precedenti. L'alternarle con brani più ritmati, ma senza l’incisività di un rock maturo, toglie molta scorrevolezza all’andatura dell’ascolto; la voce poco espressiva, inoltre, non ne aiuta certo la vivacità, così come il cantato sporco di ogni ritornello. “When You’re young” è anche il primo singolo estratto dell’album e conferma che i 3 Doors Down non intendono staccarsi dalle melodie e dalle tematiche che hanno riempito le stanze di molti adolescenti americani (e non) in questi ultimi quindici anni.

“Heaven” urla la sensazione di solitudine ed incomprensione, “Race For The Sun” la voglia di non addormentarsi mai e “Believer” chiude l’album forzando sull’inesperienza sentimentale, niente di meglio di un catalogo dei turbamenti interiori adolescenziali. L’influenza delle radici dei Nostri nella terra del blues si affaccia solo in “Back To Me”, dove riecheggiano le note di “Dust In The Wind” dei Kansas. Le sonorità e le loro origini lungo il Mississippi dovrebbero essere proprio il leitmotiv dell’album, ma rimangono confinate alla semplice lontananza da casa; i 3 Doors Down sono ancora troppo legati all’età in cui le hanno vissute, come dimostra l’altro singolo estratto “Everytime You Go”.  A confronto di altre teen band come i The Calling o i Nickelback, i 3 Doors Down non riescono a creare un loro percorso artistico, ma sembra che siano i fan a farlo per loro...

Manca il salto di qualità, manca maturità di temi e tematiche che ci si dovrebbe aspettare da una band con quindici anni di carriera all’attivo, solida, senza mutamenti nella formazione originale e con più di trecento performance live in un solo anno. "Time Of My Life" è un prodotto "vietato ai maggiori di 18 anni" e deve essere ascoltato con la spensieratezza dell’età giovanile, quando in una canzone si ricercano le parole che esprimano le sconosciute sensazioni bloccate dall’immaturità del proprio animo.



01. Time Of My Life
02. When You’re Young
03. Round And Round
04. Heaven
05. Race For The Sun
06. Back To Me
07. Every Time You Go
08. What’s Left
09. On The Run
10. She Is Love
11. My Way
12. Believer

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