Hypocrisy
Hell Over Sofia

2011, Nuclear Blast
Death Metal

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 03/12/11

Dopo tanto tempo il nome Hypocrisy riporta alla mente una sola parola: qualità. In vent'anni di carriera nelle vesti di produttore e musicista, il signor Tägtgren ha trasformato la sua creatura da band dedita ad un brutale death metal di stampo americano qual era in una formazione riconoscibile tra mille, con un sound ben preciso e particolare, che via via si è andato a definire in un death metal melodico e ben lontano da quello offerto, per esempio, dai compatrioti Dark Tranquillity. Si potrebbe quasi dire che gli Hypocrisy suonano come gli Hypocrisy e basta, come se il loro fosse un sottogenere a sé stante.

Nata nel 1991 in Svezia dopo un soggiorno di tre anni in Florida da parte del frontman e fondatore, la band giunge quest'anno al ventennale e lo festeggia con questo “Hell Over Sofia – 20 Years Of Chaos And Confusion”, un doppio live con l'aggiunta di un DVD di qualità superiore (in questa recensione analizzeremo il solo comparto audio). Al di là del fatto che il modo migliore per giudicare la qualità di un concerto è parteciparvi, da questo doppio album dal vivo si possono capire molte cose: prima di tutto, la band è in gran forma. Dopo il successo di critica e pubblico dell'ultimo full length “A Taste Of Extreme Divinity”, datato 2009, i Nostri hanno deciso di coronare il loro ventesimo anniversario di attività nel migliore dei modi. Il concerto di Sofia, registrato il 27 Febbraio 2010, si può definire come un esempio da manuale: la carica che i quattro trasmettono anche attraverso l'altoparlante dello stereo è incredibile, si può immaginare il mosh pit in continuo movimento sotto al palco, quasi come se si stesse guardando un film. Dal punto di vista artistico, c'è poco da dire, questo live ha tutto quello che serve: carica, emozione, la band in splendida forma che da il meglio di sé dietro i microfoni, le chitarre, i bassi e la batteria. Dal punto di vista tecnico, nulla da eccepire. I suoni sono limpidi e cristallini, ben bilanciati e mixati in maniera eccelsa, tanto che addirittura il tanto bistrattato basso si sente chiaramente senza alcun tipo di difficoltà, sia che si ascolti l'album con le casse accese o in cuffia.


Non c'è molto altro da dire su questo live album, se non che gli Hypocrisy si riconfermano come una delle band di punta del genere, capace di grandi cose in studio come sul palco, e sanciscono che anche dopo ben vent'anni di vita on the road e in sala di registrazione sanno ancora come si suona e possono tranquillamente essere presi ad esempio dalle nuove leve.



CD 1

01. Valley Of The Damned
02. Hang Him High
03. Fractured Millenium
04. Adjusting The Sun
05. Eraser
06. Pleasure Of Molestation
07. Osculum Obcenum
08. Penetralia
09. Apocalypse
10. Fourth Dimension
11. Killing Art

CD 2

01. A Coming Race
02. Let The Knife Do The Talking
03. Weed Out The Weak
04. Fire In The Sky
05. The Final Chapter
06. Warpath
07. Roswell 47

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