Madina Lake
World War III

2011, Long Branch Records/SPV
Pop Rock

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 26/12/11

I cari Madina Lake non si sono proprio applicati. Oppure, più semplicemente, non hanno imparato la lezione. Se già il precedente “Attics To Eden” aveva lasciato intravedere più di un segnale di cedimento nel songwriting del quartetto di Chicago, questo “World War III” non fa che confermare l'andazzo negativo della musica dei gemelli Leone.

Tra un pop rock moderno quanto basta ma inaspettatamente lontano dalla sfacciataggine di certi prodotti pensati ad uso e consumo delle radio e dei canali televisivi a tematica musicale, tentazioni elettroniche mai troppo predominanti e una carica punk rock incarnata dai ritmi incalzanti della batteria di Don Torelli, i Madina Lake provano a convincerci con una serie di brani formalmente ineccepibili ma privi di un'anima vera e propria.

La mancanza di una coordinata comune ai dodici brani in scaletta penalizza non poco la fruibilità dell'opera, tant'è che l'unico episodio degno di nota risulta essere il singolo “Hey Superstar”, al quale riconosciamo il merito di coniugare un leggero e gradevole arrangiamento elettronico ad una forma-canzone che potrebbe ricordare i migliori My Chemical Romance o i Linkin Park nella loro fase più rock. Fine dei festeggiamenti: la quasi totalità degli altri brani si perde in un arido deserto in cui è difficile scorgere un'oasi di ispirazione, tra le inutili cadenze dance di “Fireworks”, l'imbarazzante intermezzo rap di “Take Me Or Leave”, la banalissima linea vocale di “Across 5 Oceans” e la scontata rilettura in chiave pop punk dei Cure degli anni '90 che emerge tra le romantiche note di “We Got This” (se non andiamo errati, ci avevano già pensato i Blink-182, con risultati decisamente più felici). È oltremodo sconfortante scoprire che il buon vecchio Billy Corgan degli Smashing Pumpkins abbia potuto interessarsi ed innamorarsi di questa band, tanto da produrre per essa il brano “Imagineer”, la classica accozzaglia di generi senza capo né coda targata Madina Lake.

Ormai dovrebbe essere chiaro: per incidere un disco pop rock di successo non bastano una produzione da Oscar e la pubblicità di una vecchia volpe del rock; servono innanzitutto uno stile riconoscibile al primo ascolto e una manciata di brani in grado di imprimersi nella memoria di una generazione di ascoltatori sparsa in ogni angolo del globo. I Madina Lake possiedono forse questi requisiti? A noi sembra proprio di no e vorremmo ricordare ai nostri lettori che “World War III” non è un esordio, bensì la terza fatica discografica della band americana. Se tanto ci dà tanto, confidare in una redenzione risulta quasi impossibile...





01. Howdy Neighbor!
02. Imagineer
03. They’re Coming For Me
04. Hey Superstar
05. Fireworks
06. Across 5 Oceans
07. We Got This
08. What It Is To Wonder
09. Heroine
10. Blood Red Flags
11. Take Me Or Leave
12. The Great Divide

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