Bianco
Nostalgina

2011, INRI
Indie

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 16/01/12

Tra scene di vita quotidiana e sogni di chi vuol vivere di sola musica in una società che difficilmente ti mette in condizioni tali da poter attuare ciò, Alessandro Bianco disegna con la sua voce e la sua chitarra acustica tredici semplici bozzetti musicali, nei quali sono rimarcati solo i tratti principali delle situazioni descritte.

Nostalgina” lascia poco spazio a dettagli aggiuntivi, se non qualche pianoforte qua e là e percussioni solo dove è necessario dar man forte al ritmo generale delle composizioni (“A Lavorare”, “Raccontami”, “Arpeggi E Sigarette”, “Pochissimo”). L'essenzialità è il maggior pregio del lavoro del ventisettenne: immediato, la buona cura riposta nei testi viene valorizzata dalla semplicità degli arrangiamenti e nella produzione essenziale del tutto, oltre che nel gusto melodico tutt'altro che malvagio (ben riuscita, tra l'altro, la rivisitazione di “Tre Passi Avanti” di Celentano e lo sgangherato blues della conclusiva “Blu”).

La generale buona impressione che si ha di primo impatto non ha particolari cedimenti neppure negli ascolti successivi: “Nostalgina” è un disco semplice, ma non per questo scontato o troppo banale, palese frutto di passione ed apprezzabile capacità di stesura testuale.

Che siano sfoghi personali o semplici (ma ben congegnati) testi pop, il debutto di Bianco non può che esser promosso ed apprezzato, se non altro per la sua genuinità e la sua sincera passione trasmessa brano dopo brano.





01. Splendidi

02. Bum

03. Amiamole

04. A Lavorare

05. Raccontami

06. Agosto

07. Arpeggi E sigarette

08. Tre Passi Avanti

09. Mela

10. Cosa Va Di Moda Oggi

11. Nostalgina

12. Pochissimo

13. Blu

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