Tra scene di vita quotidiana e sogni di chi vuol vivere di sola musica in una società che difficilmente ti mette in condizioni tali da poter attuare ciò, Alessandro Bianco disegna con la sua voce e la sua chitarra acustica tredici semplici bozzetti musicali, nei quali sono rimarcati solo i tratti principali delle situazioni descritte.
“Nostalgina” lascia poco spazio a dettagli aggiuntivi, se non qualche pianoforte qua e là e percussioni solo dove è necessario dar man forte al ritmo generale delle composizioni (“A Lavorare”, “Raccontami”, “Arpeggi E Sigarette”, “Pochissimo”). L'essenzialità è il maggior pregio del lavoro del ventisettenne: immediato, la buona cura riposta nei testi viene valorizzata dalla semplicità degli arrangiamenti e nella produzione essenziale del tutto, oltre che nel gusto melodico tutt'altro che malvagio (ben riuscita, tra l'altro, la rivisitazione di “Tre Passi Avanti” di Celentano e lo sgangherato blues della conclusiva “Blu”).
La generale buona impressione che si ha di primo impatto non ha particolari cedimenti neppure negli ascolti successivi: “Nostalgina” è un disco semplice, ma non per questo scontato o troppo banale, palese frutto di passione ed apprezzabile capacità di stesura testuale.
Che siano sfoghi personali o semplici (ma ben congegnati) testi pop, il debutto di Bianco non può che esser promosso ed apprezzato, se non altro per la sua genuinità e la sua sincera passione trasmessa brano dopo brano.
Bianco
Nostalgina
2011, INRI
Indie
01. Splendidi
02. Bum
03. Amiamole
04. A Lavorare
05. Raccontami
06. Agosto
07. Arpeggi E sigarette
08. Tre Passi Avanti
09. Mela
10. Cosa Va Di Moda Oggi
11. Nostalgina
12. Pochissimo
13. Blu