Omid Jazi
Lenea

2012, Jestrai
Alternative Rock

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 02/04/12

Abbiamo tutti imparato a conoscere il nome di Omid Jazi, più che per le passate collaborazioni con Nevruz Joku e Water In Face, soprattutto come quarto membro del WOW Tour dei Verdena, dove il Nostro si è fatto notare per il suo deciso estro da polistrumentista. In attesa di conoscere se Omid ce la farà o meno ad entrare in pianta stabile nella celebre formazione alternative rock bergamasca, il buon Jazi confeziona un EP in cui mostra le sue capacità di compositore solista. “Lenea” è, innanzitutto, una perfetta manifestazione discografica della fantasia dell’artista, in quanto opera di contaminazione dall’arrangiamento audace e, comunque, sempre efficace ed affascinante. Ciò detto, due i principali problemi dell’opera.

Che il disco sia stato concepito durante le pause del WOW Tour lo capiamo perfettamente da due brani, sin troppo aderenti al modello compositivo del “white album” dei Verdena; pur tuttavia, “Ossitocina” (quanta “Ferrarità” in questo titolo) non può comparire sull’ultimo disco del (ex?) power trio orobico a causa della sua sezione ritmica poco selvaggia ed incisiva, mentre “Giulietta Ha Le Chiavi” dovrebbe lavorare di più sulla velocità. Al netto di questi brani, comunque, ciò che rimane è una certa tendenza del buon Omid ad usare una forma canzone piuttosto cantilenante, in un presupposto artistico di donare rotondità pop alla classica spigolosità dell’alternative rock Made In Italy; un progetto certamente ambizioso, e che forse, proprio per questo, mostra i limiti dell’Omid Jazi interprete e compositore. Si rimane, difatti, negativamente sorpresi dall’indifferenza scatenata da una “La Molla Di Chaplin”, mentre la fascinazione ‘60s di “Pensiero Magico” si risolve in un brano dalla linea melodica e dal testo di livello elementare, una semplicità che, data la scarsa consistenza d’insieme, non gioca a favore del cantautore. Rimane, come episodio autenticamente convincente, l’opening di “Taglia Le Paranoie”, chiaramente ispirata ai CCCP e dotata di quel disturbo elettronico estremamente conturbante.

Ad ogni modo, le doti di musicista del Nostro non escono affatto sminuite da un EP come “Lenea”, segno che l’Alberto, anche stavolta, ci ha visto decisamente giusto. Perché dopo l’ascolto di questo inciso si ha come la netta sensazione che Omid Jazi possa autenticamente donare un quid non indifferente al lavoro di composizione di gruppo. Come resa solista, invece…umh…



01. Taglia Le Paranoie
02. La Molla Di Chaplin
03. Ossitocina
04. Pensiero Magico
05. Giulietta Ha Le Chiavi

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