Living Corpse
Metaphysical Collapse

2010, Coroner Records
Metalcore

Recensione di - Pubblicata in data: 31/03/10

Mettiamoci l’anima in pace, ormai l’hardcore ha preso una strada che porta sempre più vicino alla contaminazione con il metal, questo a discapito dell’immediatezza e, nella maggior parte dei casi, del messaggio. Con a capo Converge, Hatebreed e compagnia bella, l’armata di questi gruppi musicali, esplosa negli anni novanta, ha generato, com’è del resto naturale, una schiera d’imitatori che ha ancor di più snaturato le origini di quello che ormai sembra proprio un genere a parte, forse più affiancabile alla scena metal che non a quella punk.

Anche in Italia si  è mosso qualcosa, prova vivente i maccheronici Living Corpse che con il loro metalcore debuttano sulla Coroner records non sfigurando assolutamente con i colleghi stranieri.

Facendo seguito solamente a un EP prodotto nel 2005 (“The redline”) e dopo aver diviso il palco con mostri sacri della New york hardcore (non) bene, come i 25 ta life, o blasfemi gruppi metal come i Brujeria, il quintetto, composto da Rafael (vocals), Emanuele (guitars), Dany (drums), Mauro (bass) e Dave (samples), inserisce nella propria arma un caricatore da dieci colpi metal core che conquista al primo ascolto.

Il quintetto rimane fedele a quelli che si potrebbero definire i cliché del genere, ma l’energia e la compattezza di questo “Metaphysical Collapse”  la fanno da padrone; la voce, tirata allo spasimo in tutti i pezzi, fa tornare alla mente i belgi Victims of Society e gli svedesi Abhinanda, anche se le pesanti venature death, presenti in tutta la raccolta (“Twin divine”, ” The great silver bullet”), ricordano i primi Darkest Hour presi e mutilati della melodia.

Non vi nascondo che trovo sempre più difficile ascoltare un gruppo metalcore nel 2010, la stragrande maggioranza delle band è prevedibile come un criceto dentro la gabbia, ci privano del gusto di divertirci in un mosh pit, non ci strabiliano con coraggiose sperimentazioni né tantomeno ci regalano pillole di saggezza nei testi. Almeno i Living Corpse trasmettono adrenalina senza compromessi, meglio di qualsiasi Atreyu di turno.



01. Ars Regia

02. Metaphysical Collapse

03. Twin Divine

04. Zero Is The Zenith Of The Sun

05. The Great Silver Bullet

06. Mindflow

07. Conspiracy

08. 6th Race Of Aquarius Age

09. Supplying My Lust

10. Daybreak

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