Ve lo diciamo subito, la premessa di Klaus Meine è d'obbligo perché a noi "Born To Touch Your Feelings" è piaciuto parecchio per tanti diversi motivi. Ad esempio, perché ha un'identità, cosa non da poco in un'epoca in cui ci si chiede se certe operazioni siano ancora necessarie. Perché una copertina così riesce sempre a fare centro e in qualche modo a intrigare. Le ballad stanno agli Scorpions come la pizza sta al Belpaese, un binomio che è il non plus ultra del rock n'roll, alzi la mano chi non ha avuto modo di conoscere, riconoscere e apprezzare pezzi come "Holiday", "Send Me An Angel" e "Still Loving You", pezzi che hanno segnato in modo indelebile e istantaneo le preferenze dei fans di ogni estrazione e provenienza, fossero questi duri e puri o rockettari per sbaglio. A distanza di anni persino "Wind Of Change", pur spogliata di tutti i suoi significati e tolta dal contesto storico in cui vide la luce, suona struggente più che mai a dispetto del giudizio oltranzista di certi metallari mestruati.
Il titolo della raccolta è quello di uno dei loro brani più romantici, quella "Born To Touch Your Feelings" recuperata dal lontano "Taken By Force" del 1978 e qui riproposta in studio nell'arrangiamento "greco" dell'unplugged 2013. Se ciò non bastasse a sorprendervi, va sottolineata una ulteriore nota di merito di questa selezione: difficilmente infatti ve la sareste potuta creare da soli con una playlist di Spotify, i pezzi originali sono una minoranza cui vanno aggiunte due versioni inedite targate 2017, altri due remasters del 2015, una nuova versione acustica e un'altra sulla falsariga della title track. Senza tralasciare ovviamente i due brani inediti in cui Schenker e soci mostrano di avere ancora tanta dimestichezza in sede compositiva (ne avevamo già avuto prova con la recente "House Of Cards", non a caso inserita anch'essa nella compilation).
"Born To Touch Your Feelings" va a rimpinguare il catalogo delle raccolte pubblicate dalla band di Hannover nel corso della carriera, come le ammiccanti copertine dei dischi (e questa, come detto, non fa eccezione); una tipologia di release ottima per un risveglio domenicale, e lo diciamo senza ironia, rassicurante come una tazza di caffè caldo, che scopri essere più buono con quel tocco di zucchero in più. Insomma, come si fa a dirne male? L'acquisto, in questo caso, diventa quasi un impulso irrazionale e del tutto irrefrenabile.