Foreigner
Greatest Hits Live

2015, Ear Music
Hard Rock

Recensione di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 29/08/15

Non saranno certo gli unici, ma è un dato di fatto che a quarant'anni dall'esordio, la ragion d'essere dei Foreigner resta limitata ai successi degli anni '80, come se la band avesse vissuto per tutti questi anni nella convinzione che tutto fosse stato detto nel decennio '77-'87 e a voler essere sinceri, le cose stanno esattamente così. Dal 2003 il chitarrista Mick Jones, unico superstite nonché da sempre deus ex machina, ha ricostituito la band dopo un lungo silenzio forzato, pubblicando un paio di studio albums tutt'altro che memorabili. Per fortuna dal vivo le cose sono girate diversamente, al punto che dal ritorno sulle scene si conteranno ben quattro live e una decina di compilations più o meno ufficiali. L'ultima esibizione dei Foreigner nel nostro paese coincide curiosamente con la prima in assoluto di un'altra band caposcuola, i Journey; era il 20 giugno del 2011 e le poche migliaia di persone accorse in una arena Rho Fiera ancora lontana dall'essere Expo furono accolte, oltre che da un caldo feroce, da un indimenticabile poker completato da Thin Lizzy e Nightranger. In quell'occasione, la band di Neal Schon ebbe la sfortuna di esibirsi dopo i Foreigner che, non senza sorpresa, regalarono uno concerto fra i più coinvolgenti che si siano visti in Italia almeno negli ultimi quindici anni. Ricordare quell'occasione è un esercizio utile a sottolineare la qualità indiscussa dei nuovi Foreigner on stage. “Greatest Hits Live” non aggiunge molto rispetto a quanto già sapevamo sulle doti di Kelly Hansen, o sull'intesa dei vari session men che si alternano in formazione. I Foreigner sono una delle band che più ha venduto in assoluto, e fra quelle che con più maestria hanno saputo coniugare l'hard rock con le esigenze di classifica. I maligni diranno che quella attuale è poco più di una cover band; riflettendoci, se c'è qualcuno che oggi ha il diritto di appropriarsi di un repertorio tanto blasonato beh, quella persona è senz'altro Mick Jones. Speriamo solo di poterli ammirare ancora una volta dal vivo, il resto sono solo congetture.




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