Questa nuova uscita discografica segue la scia dettata dai precedenti lavori e, pur rimanendo fedele - in termini strettamente concettuali - all'idea originariamente proposta, rinnova il proprio sound con l'aggiunta di tre nuove artiste: Ani Choying (Nepal), Dima Orsho (Siria) e Mor Karbasi (Israele). Oltre alle sopra citate musiciste troviamo, inoltre, anche Regula Curti (Svizzera) e Sawani Shende Sathaye (India) (già presenti nei precedenti dischi) a completare una formazione che, cartina geografica alla mano, attinge dalle più svariate culture religiose e musicali sparse in giro per il mondo. Ed è esattamente questo elemento uno dei punti di forza del lavoro in questione: quello, cioè, di riuscire ad amalgamare alla perfezione sounds estremamente diversi tra loro e stili artistici apparentemente in contrapposizione per tradizione e estrazione sociale. La magia della musica è anche questa, però. Non c'è da stupirsi più di tanto. Dove vi sono idee, cuore e volontà, niente è impossibile da realizzare. A completare l'elenco delle collaborazioni troviamo il produttore siriano-americano Kareem Roustom e la Philharmonia Orchestra di Londra che ha registrato i propri spartiti presso i famigerati Abbey Road Studio di Londra. Insomma, una vera e propria squadra senza limiti, confini o preclusioni, in grado di attingere dal meglio su piazza. Un "supergruppo" che, però, non ha al suo interno prime donne dato che il fine ultimo è ben chiaro e l'obiettivo da perseguire è ben definito. E anche questo aspetto è ciò che si nota fin dal primo ascolto di "Awakening Beyond", cioè la grande coerenza tra quanto proposto e quanto realizzato. Ognuna delle sedici tracce presenti su disco, indipendentemente da chi l'abbia composta, eseguita e registrata, ha un'identità ben precisa. Si passa dalla world music al gospel con estrema naturalezza, si avvertono le atmosfere occidentali e orientali in egual misura, si avverte la tradizione della terra di appartenenza di ciascuna delle artiste coinvolte e, cosa più importante, si percepisce la grandissima spiritualità che ha mosso il progetto. Vengono toccate e stimolate le più svariate emozioni dell'animo umano. Brani come "Be Now In Your Hands", "Nini Nini" e "Salutations" hanno una profondità emotiva tale da commuovere l'ascoltatore, ma l'album in questione va ascoltato per intero e valutato solo dopo aver potuto apprezzare ciascun brano presente al suo interno. E' un appello alla tolleranza, alla solidarietà, all'amore e al rispetto, e parlare di una canzone nello specifico equivarrebbe a decontestualizzarla dalle altre. Perfettamente in linea con lo stile e la volontà della Beyond Music, verrebbe da dire, che al singolo preferisce il gruppo e che all'episodio preferisce la complessità della proposta. Raramente un disco ha un filo conduttore così marcato, ma è pur vero che è altrettanto raro imbattersi in progetti con un'anima così personale. Le musiciste coinvolte in "Awakening Beyond" hanno dato ognuna la propria fetta di contributo, tutte in egual misura, e basta vedere la composizione dei singoli pezzi per rendersene conto.
Siamo consapevoli che il sound presente su questo full-length è incredibilmente personale e non adatto a tutti i gusti, ma è pur vero che un amante della musica deve concedergli una chance per valutarlo e giudicarlo. Ed è esattamente ciò che vi invitiamo a fare: ascoltatelo (con attenzione, possibilmente) e, solo in un secondo momento, esprimete un vostro giudizio. Ma in un mondo che alza muri, chiude confini e promuovere barriere, ancora una volta, la forza dirompente della musica non conosce limiti.