"Awakening Beyond": come incontrarsi in un campo di pura potenzialità
Un messaggio di speranza per promuovere la tolleranza, l’amore e il dialogo


Articolo a cura di Federico Falcone - Pubblicata in data: 19/11/17
Si ringraziano Sophia Melfi e Pamela Piccolo per la collaborazione
 
 
"Una musica può fare: salvarti sull'orlo del precipizio", cantava Max Gazzè. Niente di più vero. Perché la musica, in ogni sua espressione ed evoluzione, è una delle poche forme d'arte in grado di stimolare cambiamenti, influenzare le masse e lanciare messaggi dal fortissimo impatto sociale. La musica, da che se ne ha memoria, è attrice protagonista di rivoluzioni artistiche e, soprattutto, culturali. La musica, come forma di comunicazione, è portabandiera di valori etici e morali. Infine, è veicolatrice di appelli alla pace e alla speranza. Ed è da questa precisa volontà che nasce il progetto discografico Beyond, il cui scopo è quello di celebrare la differenza tra alcuni mondi religiosi e culturali accomunati, però, dal profondo e intenso amore per la musica e per il sogno di un mondo migliore, lontano da muri e pregiudizi.
 
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Nato circa dieci anni fa per volere di Tina Turner (USA), Regula Curti (Svizzera) e Dechen Shak-Dagsay (India), ha dato alle stampe già quattro album.

Il primo, intitolato "Beyond", è stato acclamato in tutto il mondo ricevendo, fra le altre cose, un disco di platino e i complimenti del Dalai Lama. Il secondo, "Children Beyond" (anch'esso vincitore del disco di platino), ha consolidato l'ambizione e la struttura del progetto. Peculiarità di questo lavoro, però, è la presenza di 30 bambini in rappresentanza di sei culture differenti. Il terzo disco, denominato "Love Within Beyond", allarga ulteriormente la sua prospettiva andando ad attingere dalla cultura Hindu con la presenza della maestra di musica classica indiana, Sawani Shende Sathaye. Grazie a questo spunto, l'idea partorita dalla Turner riceve il prestigioso premio "Tara Award", simbolo dell'impegno civile nelle opere compassionevoli in favore dei più deboli.

Il quarto album, invece, è da pochi giorni uscito sul mercato discografico. Intitolato "Awakening Beyond", vanta tre nuove artiste, simbolo di altrettante culture che si vanno a unire al gruppo: Ani Choying dal Nepal, Dima Orsho dalla Siria e Mor Karbasi da Israele. A proposito di quest'ultima fatica, Tina Turner ha dichiarato che il successo di questo progetto è da rimettersi al messaggio che esso professa e alla missione per la quale si batte: "C'è una sorta di "depressione" che aleggia sul mondo e sui suoi abitanti. Ciò che conta è Dio e le sue preghiere, qualcosa che vada al di là di presidenti, predicatori o altre figure, perché quanto si sta verificando in questi anni, purtroppo, è già accaduto in passato. Il messaggio che vogliamo dare è che esiste una sola fonte di potere, ed è quella che scaturisce dalle nostre preghiere. Questa fusione può cambiare il mondo. Questa è la missione e credo che la gente la rispetti."

 

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Cambiamento, rivoluzione, speranza. Concetti e prospettive che nella mente di chi ama la vita e rifiuta ogni forma di violenza e sofferenza rivestono un ruolo fondamentale. Perché la musica può rompere gli schemi, abbattere i muri e unire chi in essa si riconosce e vi trova un appiglio. Di esempi la storia ne è piena. Giusto per citarne alcuni, vale la pena ricordare il "Live Aid" del 1985 organizzato da Bob Geldof, che aveva come scopo quello di ricavare fondi per far fronte alla grave carestia che in quegli anni affliggeva l'Etiopia; il famoso singolo "We Are The World", sempre del 1985, registrato a scopo benefico dal progetto USA For Africa e scritto a quattro mani da Lionel Richie e Michael Jackson; il supergruppo italiano Rezophonic, fondato dal batterista Mario Riso, autore di alcuni dischi il cui ricavato è stato devoluto all'AMREF (African Medical and Research Foundation). Questi esempi testimoniano come il binomio "musica-solidarietà" sia spesso vincente.

"Awakening Beyond", però, presenta due ulteriori collaborazioni: quella del produttore americano-siriano Kareem Roustom e quella della Philharmonia Orchestra London. "Ciò che caratterizza questo lavoro è la forza della fede e della determinazione - rivela Tina Turner - che mi hanno accompagnato per tutto il corso della mia carriera. Non ho mai smesso di pregare, prego ancora, e non smetterò mai di farlo. In un qualsiasi momento della giornata prendetevi un pò di tempo per voi stessi, per ascoltare i vostri bisogni, le vostre necessità ed aiutarvi". Si, la musica può salvarti dall'orlo del precipizio.




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