De Staat
O

2016, Caroline Music
Indie Rock/Noise

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 30/01/16

Quando il dinamismo ossessivo/compulsivo premia, o si entra nel Guinness dei Primati o, nel caso dei musicisti, si viene accolti tra le braccia di una delle label più attente e valide d’Europa. È vero però che in Olanda è più facile: si è immersi in un crocevia di tendenze e culture che non possono che facilmente ispirare esperimenti sonori e nuovi sentieri armonici. E se tale percorso, una volta concluso, conducesse al completamento di un cerchio?

 

La strada lasciata alle spalle del monolite I_Con, precedente lavoro di studio di una delle formazioni olandesi più duttili e mutevoli del decennio, è già molta. Sebbene la fermata Vinticious Versions – EP del 2014 con cui la band anticipava un timido cambio di rotta dall’impostazione quasi classica rispetto a quanto andato evolversi – potesse fungere da monito, nel nuovo O – titolazione non innovativa ma pur sempre parte di una provocazione che continua – la sperimentazione è totale.

 

 

De Staat si collocano ora in cima ad un cilindro sorretto non più da un fumoso assetto chitarre/sintetizzatori/effetti, ma – rimanendo maestri nella gestione di questi ultimi – separano e dispongono ordinatamente, in dodici pezzi differenti, una nuova creatività che nella semplicità è valorizzata. Dal nostalgico uso di strumenti vintage alla pressurizzazione di elettricità e qualche fiamma, con uno stile retrò, elegante e melanconico, la band emerge in un 2016 etichettandosi come compagine senza regole. Più che un aiuto agli addetti del settore, è un riconoscimento di merito che premia un lavoro fresco pur appartenente al passato, come il sogno di un vecchio non più in forze per realizzarlo, ma sempre vivo e furente (nel suo cuore).





01. Peptalk
02. Make The Call, Leave It All
03. Get On Screen
04. Murder Death
05. Blues Is Dead
06. Baby
07. Time Will Get Us Too
08. Round
09. Life Is A Game (Ladadi Ladadada)
10. Systematic Lover
11. Help Yourself
12. She's With Me

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool