Orden Ogan
Final Days

2021, AFM Records
Power Metal

Indossato ancora una volta un vestito diverso, gli Orden Ogan ci guidano in un viaggio verso il futuro, mixando il loro power metal coinvolgente ed accattivante ad un sound moderno ed innovativo.
Recensione di Fabio Polesinanti - Pubblicata in data: 17/03/21

Allacciate le cinture e preparatevi per un nuovo viaggio verso il futuro. "Final Days" è il nuovo lavoro dei tedeschi Orden Ogan  e rimarrà sicuramente una tappa fondamentale per la carriera della band, attiva da ormai quasi 25 anni e giunta ora al suo sesto disco. La gestazione del lavoro si è rivelata complicata, con la data di uscita spostata per ben due volte a causa della pandemia; a questo vi è poi da aggiungere la difficoltà intrinseca di confermarsi dopo due fantastici lavori quali "Reavenhead" (2015) e "Gunman" (2017), dischi che hanno saputo consacrare la band in un percorso crescente di maturità e qualità compositiva che vanta ad oggi pochi eguali nel power metal, mantenendo uno stile personale e riconoscibile.

 

Si cambia totalmente scenario, come già avvenuto nei passati capitoli: l'album questa volta è totalmente incentrato su tematiche futuristiche e sci-fi (come dimostrato già dalla copertina) e questo approccio moderno sarà il filo conduttore di tutti i brani all'interno del disco. Abbandonate le atmosfere western di "Gunman", i quattro tedeschi ci introducono in questo nuovo mondo con l'opener "Heart of The Android" in un perfetto mix di heavy e melodia, con un chorus decisamente trascinante. Ma per comprendere davvero questi Orden Ogan 2.0 bisogna assolutamente attendere la successiva "In the Dawn Of The AI", pezzo semplicemente fantastico, che mostra i muscoli con riff decisi accompagnati da una sezione ritmica martellante e perfettamente mixata con gli elementi più moderni, sapientemente inseriti e dosati. Tra gli altri pezzi che hanno anticipato il lavoro troviamo anche "Inferno", forse il pezzo più catchy e lineare del disco, che non può non conquistare al primo ascolto e "Let The Fire Rain", più cadenzata e marziale nei suoi ritmi, ma molto convincente nello sviluppo complessivo. Proseguendo l'ascolto, "Interstellar" è una moderna cavalcata power sparata a grande velocità che ci accompagna verso un coro trascinante, in stile Blind Guardian ed è impreziosita dal contributo alla chitarra di Gus G. La parte più heavy della band si sviluppa perfettamente in "Black Hole", che gioca notevolmente con i cambi di ritmo e in "Hollow", dove si respira l'atmosfera futuristica e i synth si mischiano alla perfezione con riff granitici. Da apprezzare la ballata dalle tinte moderne e sognanti "Alone in The Dark", dove Sebastian duetta con la voce dolce ed emozionane di Ylva Eriksson (voce degli svedesi Brother Of Metal). L'album si chiude con "It's Over", brano davvero notevole, che racchiude in sei minuti abbondanti tutta l'ispirazione e le idee presenti in "Final Days", fino al crescendo epico.

 

Gli Orden Ogan sono maturati e hanno lvoluto esplorare, album dopo album, vari aspetti e tematiche, sviscerando lati più o meno accentuati del loro sound a seconda del vestito che avevano preparato per l'occasione. Questo percorso prosegue anche in "Final Days", che è perfettamente centrato, coerente e pieno di pezzi che funzionano, oltre ad avere dalla sua una produzione moderna e compatta. Molto difficile definire in maniera univoca se questo lavoro possa essere allo stesso livello dei predecessori: forse ci sono pezzi che, grazie al sound più moderno, risultano più lineari e immediati, perdendo lievemente quella componente ruvida, che caratterizzava l'approccio power più sporco, ad ispirazione di Grave Digger e Running Wild. Ad ogni modo, si tratta di un ulteriore passo di una band coraggiosa che non ha paura di sperimentare e di trovare nuove soluzioni ad ogni album, forti di una compattezza e una consapevolezza che cresce e si autoalimenta grazie alla qualità delle composizioni. La lunga attesa è stata ripagata: non ci sarà da stupirsi se tra qualche anno il gruppo tedesco possa raggiungere ulteriori vette di successo e popolarità.





01. Heart Of The Android
02. In The Dawn Of The AI
03. Inferno
04. Let The Fire Rain
05. Interstellar
06. Alone In The Dark
07. Black Hole
08. Absolution For Our Final Days
09. Hollow
10. It Is Over

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