Neal Morse
Jesus Christ The Exorcist

2019, Frontiers Music
Progressive Rock

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 14/06/19

"What do you think? Who do you say I am?"
 
Circa mezzo secolo fa un controverso concept album, "Jesus Christ Superstar", invase i negozi di tutto il mondo, rendendo celebri Andrew Lloyd Webber e Tim Rice; la ribalta di Broadway, numerosi tour in giro per il pianeta e un adattamento cinematografico d'avanguardia rafforzarono la fama di un'opera ancora oggi rappresentata con successo. Nel 2018 Neal Morse, convertitosi al cristianesimo qualche lustro orsono, stabilì, spinto da alcuni amici, che "Jesus Christ The Exorcist" avrebbe finalmente debuttato dal vivo dopo un lungo periodo di gestazione: accompagnato da uno stuolo di artisti del calibro, tra gli altri, di Nick D'Virgilio. Rick Florian, Ted Leonard, Mark Pogue e Matt Smith, lo spettacolo ottenne un così grande consenso di critica e pubblico da spingere il proprio autore, supportato in questo senso da Frontiers, a congelarlo su disco.
 
Il musical del 1970 preferiva concentrarsi su una visione anticonvenzionale della vita del Messia mancando volutamente di accuratezza biblica e teologica; il polistrumentista statunitense opta, invece, per una narrazione biografica aderente al racconto tramandato dai Vangeli. Alcuni episodi fondamentali quali il battesimo, la tentazione, l'ingresso a Gerusalemme, l'ultima cena, la crocifissione e la resurrezione vengono naturalmente messi in risalto, ma è la capacità del Salvatore di scacciare i demoni a interessare in primo luogo il songwriter, tanto da dedicare a tale valentia due brani e una parte del titolo. 
 
Dal punto di vista del sound, spetta a un progressive epico e terso fare la parte del leone, senza però che i suoi muscoli dispari soffochino troppo la scena: agili e mai tronfi, i pezzi mostrano una duttilità sorprendente, attraversando AOR, blues, heavy metal e rock sinfonico con incredibile nonchalance. Canzoni dal taglio melodico come "Better Weather" e "The Keys To The Kingdom", l'ozzyana "Get Behind Me Satan", la drammatica "Jesus Before Pilato And The Crucifixion", le dodici battute di una "The Woman Of Seven Devils" esaltata dalla voce straordinaria dell'emergente Talon David, costituiscono soltanto la ridotta (e brillante) selezione di un lavoro da ascoltare integralmente per apprezzarne storia, connessioni, raffinatezze stilistiche. 
 
Certo, l'estrema lunghezza di "Jesus Christ The Exorcist" potrebbe scoraggiare molti volenterosi avventori: eppure, complici una scrittura fluida, un parterre di ospiti davvero di alto livello e l'eclettismo di Neal Morse, il mastodontico LP procede con invidiabile scioltezza. Credenti, indecisi, agnostici, fatevi comunque avanti.




CD1

01. Introduction
02. Overture
03. Getaway
04. Gather The People
05. Jesus' Baptism
06. Jesus' Temptation
07. There's A Highway
08. The Woman Of Seven Devils
09. Free At Last
10. The Madman Of The Gadarenes
11. Love Has Called My Name
12. Better Weather
13. The Keys To The Kingdom
14. Get Behind Me Satan


CD2

01. He Must Go To The Cross
03. Jerusalem
03. Hearts Full Of Holes
04. The Last Supper
05. Gethsemane
06. Jesus Before The Council And Peter's Denial
07. Judas' Death
08. Jesus Before Pilate And The Crucifixion
09. Mary At The Tomb
10. The Greatest Love Of All
11. Love Has Called My Name (Reprise)

 

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