Dio
Live in London: Hammersmith Apollo 1993 [DVD]

2014, Eagle Rock Entertainment
Heavy Metal

Recensione di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 12/05/14

Il vuoto lasciato da Ronnie James Dio in quel fatidico maggio di quattro anni fa è qualcosa che si fa fatica a misurare. L’eredità del piccolo grande uomo è rappresentata oggi, oltre che dal suo meraviglioso repertorio, dalle numerose releases che si sono succedute a vario titolo negli ultimi tempi. Raccolte e remasters, DVD e tributi, le tante pubblicazioni succedutesi sembrano acquistare una funzione consolatoria per gli orfani dello storico singer; ecco quindi in uscita questo DVD dal titolo "Live in London: Hammersmith Apollo 1993" che vede Ronnie e la sua band in uno dei periodi più controversi della sua carriera. Siamo nel 1993 e il gruppo ha appena pubblicato "Strange Highways", disco che risente dell’influsso dei Black Sabbath (tornati l’anno precedente con l’ottimo "Dehumanizer") senza tuttavia condividerne appieno l’ispirazione. Grunge o non grunge, gli anni ’80 erano finiti già da un pezzo e anche Dio finisce per adeguarsi ai tempi: via le scenografie faraoniche (nel vero senso della parola) del decennio precedente, via draghi e ambientazioni fantasy, via persino il tastierista e giù di formazione a quattro. L’approccio si fa più concreto e minimale, come per molte bands dell’epoca, e del sound più cupo e minaccioso si erano avute avvisaglie nel precedente "Lock Up the Wolves". Lo show ruota attorno al disco in promozione contornato dai soliti classici (saltato a piè pari "Dream Evil", ma perché?). La formazione vede dietro le pelli il fedele Vinnie Appice, anche lui esule dei Black Sabbath, Jeff Pilson al basso e Tracy G alla chitarra, la cui collaborazione con Ronnie resta ancora oggi una fra le più controverse e chiacchierate. Lo stile del chitarrista americano infatti è votato a sonorità moderne ed è quanto di più distante dal repertorio del piccolo grande uomo; il talento del chitarrista è indiscutibile ma fra le opzioni possibili per "rinfrescare" un sound datato, non era forse la più indicata. Quanto prodotto in quegli anni resta pomo della discordia di un periodo non certo fra i più prolifici per la band. Dio e i suoi uomini riescono comunque a tenere in piedi un signor show senza ricorrere a particolare artifici: ottima scaletta, esecuzione impeccabile, spazio abbondante concesso a tutti i membri, incluso il bassista Jeff Pilson così silenziosamente determinante ed efficace. Per dovere di cronaca va segnalata la buona qualità delle riprese, anche se non paragonabile alle uscite di nomi ben più blasonati. Va infine notato come Londra all’epoca riuscisse ancora a regalare ai Dio una cornice di pubblico degna della loro fama; tutt’altra storia, se pensiamo che nella stessa tournee’ la data di Milano venne cancellata causa scarsa prevendita, (quattordici, leggasi, quattordici biglietti venduti…). "Live In London" è l'ennesima istantanea di uno fra i cantanti più rappresentativi di un genere, preso in una fase della sua carriera fra le meno chiacchierate ma comunque degna di nota, almeno da un punto di vista storico. Lunga vita al rock n’roll.





01. Stand Up And Shout
02. Strange Highways
03. Don't Talk To Strangers
04. Evilution
05. Pain (with guitar solo)
06. The Mob Rules
07. Children Of The Sea
08. Holy Diver
09. Heaven And Hell
10. Man On The Silver Mountain
11. Drum Solo
12. Heaven And Hell (reprise)
13. Jesus Mary & The Holy Ghost
14. Hollywood Black
15. The Last In Line
16. Rainbow In The Dark
17. We Rock
18. Here's To You

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