AAVV
Ronnie James Dio - This Is Your Life

2014, Rhino
Heavy Metal

Ronnie James Dio continua a vivere...
Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 03/04/14

A breve saranno quattro gli anni senza Ronnie James Dio. Quattro anni durante i quali i palchi della scena rock e metal hanno prepotentemente percepito la mancanza di quel folletto dalla voce dirompente e da una presenza scenica che tanto ha fatto scuola, che tanto ha insegnato a coloro che successivamente hanno intrapreso il sogno di viver di musica, di viver di chitarre distorte e vocalizzi. Pochi, a dir la verità, sono riusciti a cogliere l’eredità di Ronnie nella sua profondità e complessità, ma forse è anche giusto così: l’esempio per gli altri vien dato dall’esser unici.

Quattro anni dopo il funesto “Arrivederci” che l’ugola più famosa del metal ci ha rivolto, arriva il tributo “Ronnie James Dio - This Is Your Life”. È risaputo che operazioni come queste solitamente lasciano il tempo che trovano, valgono una pacca sulla spalla dei partecipanti per il gesto e nulla più, con reinterpretazioni tra l’anonimo ed il discutibile; per nostra e vostra fortuna, siamo stati smentiti sin dai primi secondi di “Neon Knight”, opener affidata ai newyorkesi Anthrax a cui va un enorme applauso per aver mantenuto la robustezza dell’originale e ne hanno assimilato lo spirito, creando un tributo fedele all’originale ma tutt’altro che piatto. Il sottoscritto non mente né tantomeno esagera quando scrive che la successiva “The Last In Line” affidata ai Tenacious D è riuscita a fargli trattenere a stento la commozione, lasciando comunque sfuggire una lacrima per l’intensità e la sincerità dell’interpretazione: ascoltare Jack Black davvero concentrato, percepire davvero il rispetto nei confronti di un amico che non c’è più (almeno, non materialmente), definirla senza mezzi termini vera e propria devozione, ascoltare l’egregio lavoro di Kyle Gass e degli altri musicisti ed essere di nuovo emozionati durante l’assolo (semplice, ma dannatamente azzeccato) affidato al suono del flauto, è un’esperienza che colpisce d’improvviso, che scuote chiunque sia in qualche modo anche lontanamente legato alla musica di Dio e che immagina cosa abbia significato per Jack Black e Kyle Gass poter tributarne la persona e la musica.

È proprio la qualità dei contributi che permette a “This Is Your Life” di distanziare ampiamente altre operazioni simili: gli Adrenaline Mob di Mike Portnoy ci consegnano una carichissima “Mob Rules”, Biff Byford dei Saxon si unisce ai Motörhead per ripescare dal repertorio d’epoca Rainbow una “Starstuck” che pare esser scritta proprio per loro, la regina del metal Doro interpreta magistralmente “Egypt (The Chains Are On)”, brano spesso presente nelle setlist dei concerti della bionda teutonica, Rob Halford si diverte come un folle in “Man On The Silver Mountain” e riesce a non esagerare, pur avendone le capacità. Discorso a parte, pur rimanendo tra gli episodi più roboanti del lotto, per quanto concerne i Metallica: James Hetfield e soci si presentano con “Ronnie Rising Medley”, nove minuti dove confluiscono “A Light In The Black”, “Tarot Woman”, “Stargazer”, e “Kill The King”. Nove minuti in cui i Rainbow si vestono di pura furia thrash metal. Nove minuti di puro ed inaspettato godimento. Il qui presente recensore non era rimasto particolarmente colpito dai precedenti tributi ad Iron Maiden (una trascurabile “Remember Tomorrow”) e Deep Purple (una ritoccatissima “When A Blind Man Cries”), ma qui il lavoro fatto è incredibile, vien da sperare che venga inserita in qualche futura setlist live.

Tra i momenti più emozionanti, oltre alla già citata “”The Last In Line”, è impossibile non citare “Catch The Rainbow” di Glenn Hughes, carica di pathos e pura magia, e “”The Temple Of The King”, perfetta per gli Scorpions ed il loro stile, tant’è che non stupirebbe trovarla in scaletta un giorno. Il disco si chiude con un tuffo al cuore, un’inaspettata presenza: “This Is Your Life” cantata... da Dio stesso. Colpisce davvero nel profondo, ed è una scelta tanto struggente quanto azzeccata, a rimarcare che ciò che ha creato, ciò che la sua immensa voce ha realizzato, non verrà mai dimenticato, rimarrà per sempre.

Un tributo eccellente, voluto dagli amici ed ex colleghi di Ronnie, dove la maggior parte dei brani è stata scelta accuratamente dagli stessi ospiti, e forse per questo in generale il livello qualitativo è così alto. Alcune rielaborazioni sono meno esaltanti rispetto a quelle già citate (“Rainbow In The Dark” con Corey Taylor alla voce e Satchel degli Steel Panther alla chitarra è tecnicamente ben curata, ma non trasmette molto, mentre il contributo degli Halestorm parte un po’ in sordina, ma fortunatamente cresce d’intensità nella seconda parte, “Holy Diver” in versione Killswitch Engage o si ama o si odia), ed alcune bonus track sono esclusiva del mercato giapponese (“Heaven & Hell” e “Stand Up And Shout” de Dio Disciples eseguite rispettivamente da Srtyper e Dio Disciples) ma di certo non minano la generale bontà del lavoro.

Vi è, infine, un valore aggiunto che rende “This Is Your Life” ancor più consigliato: l’intero ricavato, fino all’ultimo centesimo, verrà devoluto alla Ronnie James Dio Stand Up And Shout Cancer Found, associazione non profit per la ricerca e la prevenzione del cancro. Musica ed impegno sociale in un unico disco, tra l’altro uno dei rarissimi casi in cui un tributo non è fine a se stesso e che qualitativamente ha molto da dire. E scusate se è poco...



01. Neon Knights - Anthrax
02. The Last In Line - Tenacious D
03. The Mob Rules - Adrenaline Mob
04. Rainbow In The Dark - Corey Taylor, Roy Mayorga, Satchel, Christian Martucci, Jason Christopher*
05. Straight Through The Heart - Halestorm
06. Starstruck - Motörhead with Biff dei Saxon
07. Temple Of The King - Scorpions
08. Egypt (The Chains Are On) - Doro
09. Holy Diver - Killswitch Engage
10. Catch the Rainbow - Glenn Hughes, Simon Wright, Craig Goldy, Rudy Sarzo, Scott Warren*
11. I - Jimmy Bain, Oni Logan, Rowan Robertson, Brian Tichy
12. Man On The Silver Mountain - Rob Halford, Vinny Appice, Doug Aldrich, Jeff Pilson, Scott Warren
13. Ronnie Rising Medley ("A Light In The Black", "Tarot Woman", "Stargazer" e "Kill The King") - Metallica
14. This Is Your Life - Dio

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool