Plan De Fuga
Fase Uno [EP]

2015, Carosello Records
Alternative Rock

Recensione di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 03/07/15

Non c'è niente di più difficile, per una rockband nostrana, di cantare nella lingua di Manzoni e Pascoli: è facile -naturale, quasi- rifugiarsi in un inglese che internazionalizzi, che renda più accattivanti per fasce di pubblico estere o semplicemente esterofile, che mascheri anche eventuali incapacità o superficialità liriche, nella semplicità di una lingua senz'altro più lineare e immediatamente musicale.

 

I Plan De Fuga, dediti a un gradevole alternative rock (a volte anche macchiato da tinte dark) da una decina d'anni e già ampiamente incensati -da noi, fra gli altri, ma soprattutto dal pubblico statunitense- decidono, con "Fase Uno", di far intraprendere la più coraggiosa delle svolte alla propria carriera, abbracciando appunto l'italiano. Ed è una metamorfosi che, ascoltando le sei tracce di questo nuovissimo EP, pare assolutamente spontanea, completamento naturale di un percorso artistico già in costante evoluzione.

 

"Fase Uno" offre come pezzi più d'impatto sostenuti up-tempo, in cui si sperimenta con riverberi pseudo-elettronici in interminabili riff trainanti, per creare travolgenti basi per atone, amare riflessioni sulla società (il main single "Il Dubbio"). Ma c'è anche spazio per un accorato romanticismo -che è sempre stato nelle corde della band- e che tocca in brani come "Spazi Immensi" o "Brucia" vette forse mai avvicinate prima d'ora (da applausi, per testo e soprattutto per interpretazione, il ritornello aperto da "Brucia, come inferno, la tua indifferenza").

 

Una breve opera che contiene una quantità di momenti memorabili che basterebbero a riempire un album al di sopra della media, una inconfutabile prova della versatilità e del talento di una band che adesso aspettiamo, con impazienza, al traguardo del primo vero full-length di questo nuovo corso. Ai Plan De Fuga auguriamo di cuore che giunga, da parte un pubblico connazionale che non gli ha ancora tributato la giusta attenzione, la considerazione dovuta ai grandi. Una considerazione che questi ragazzi di Brescia meritano.

 

Senza dubbio.





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