The Fratellis
We Need Medicine

2013, BMG
Indie Rock

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 09/10/13

Ci sono voluti ben cinque anni ai The Fratellis per riuscire a dare alle stampe un seguito a “Here We Stand” (2008) ed all’epocale “Costello Music” (2006) (“Chelsea Dagger”, presente su tale album, è stata sicuramente un fenomeno mediatico che ha fatto la fortuna dei tre scozzesi, essendo stata utilizzata in videogiochi, spot pubblicitari e film). Nel frattempo i tre “fratelli” hanno seguito strade differenti, ognuno impegnato col proprio progetto solista (più o meno fallimentare, è triste dirlo ma la verità è questa) e solo in occasione di un concerto di beneficenza dello scorso anno si sono finalmente riuniti.


Questo "We Need Medicine" è il figlio diretto di quei cinque anni di lontananza, di esperienze anche esterne all’ambito indie rock che caratterizzava il sound dei The Fratellis. Sotto l’aspetto tecnico e compositivo sono sicuramente cresciuti, ma i tempi di “Costello Music” sono ormai lontani. La stessa scena indie ha subito pesanti cambiamenti e la rientrante formazione scozzese non è esente da radicali modifiche. Innanzitutto è alquanto difficile ritrovare il tipico sound che caratterizzava i loro esordi: la sola “Seven Nights Seven Days” mantiene ancora il marchio di fabbrica degli scozzesi, e guarda caso è stato proprio questo brano a debuttare sulle radio e sul web come apripista all’album, geniale mossa di marketing al fine di invogliare i vecchi fan a comprare il nuovo parto dei The Fratellis come se fossimo ancora nel 2008 e questo fosse il diretto successore di “Costello Music”. Le restanti tracce invece si distaccano alquanto da questo stile e si potrebbe dire che “We Need Medicine” sia un album alquanto eclettico, giocato più sulla sponda del rock che su quella dell’indie e che vada a pescare in molti altri generi. “Halloween Blues” si presenta come un ibrido, con spruzzate di blues e di suoni che sembrano provenire direttamente dalle origini del rock n’ roll, il tutto però impreziosito dall’energia tipica dei The Fratellis che permette al brano di risultare alquanto accattivante. “Whisky Saga” miscela insieme folk, indie e country, cercando di suonare come il tipico motivetto da saloon, senza riuscirci veramente. “This Old Ghost Town” presenta forse la melodia per chitarra più orecchiabile e canticchiabile di tutto l’album. “Rock n Roll Will Break Your Heart” è la tipica ballad zuccherosa, resa ancor più “tenera e coccolosa” dall’uso (per fortuna limitato) di uno xilofono che non aggiunge nulla di positivo (anzi toglie) ad un brano comunque intrigante già di suo. “Jeannie Nitro” si presenta come un brano molto d’atmosfera, con linee di chitarra che in diversi punti si avvicinano al folk della frontiera tra Messico e Texas.


Ma non sono tutte rose e fiori in questo album: “Until She Saves My Soul” è un’interminabile crescendo che non porta a nulla, ed il minutaggio elevato non aiuta di certo in tal senso. “Shotgun Shoes” similmente si trascina senza dire quasi nulla. Come già segnalato, “Whisky Saga” vorrebbe essere un brano da saloon, ma non ci riesce e risulta alquanto anonima. La stessa “We Need Medicine”, che dà nome all’album, risulta fiacca, tutta imperniata su coretti che non sono più quelli di “Costello Music”.


I The Fratellis del 2013 hanno ben poco da spartire con i loro corrispettivi del 2009, sia sotto gli aspetti positivi che sotto quelli negativi. Questo “We Need Medicine” presenta tutti i pregi ed i difetti di questa nuova incarnazione della formazione scozzese: ha abbandonato in gran parte lo stile che caratterizzava gli esordi della band, ma così facendo ha anche perso per strada gran parte dell’energia presente nel primo album e che in questo si riesce ad intuire solo in pochi momenti; lo stile si è spostato più sul versante rock (contaminato quanto volete), ma sembra che per quasi tutto il disco i tre musicisti abbiano suonato col piede sul freno, risultando sotto tono e realizzando così brani non pessimi, ma neanche epocali (di certo non è possibile trovare un successore a “Chelsea Dagger” tra questi undici brani).


Come si diceva a scuola, i The Fratellis hanno le capacità ma non si applicano, producendo così un album sì buono, ma che sicuramente poteva dire di più. Il potenziale per sfondare è sempre presente, e basteranno solo pochi accorgimenti agli scozzesi per riuscire a bissare nuovamente il successo commerciale degli anni passati.





01. Halloween Blues
02. This Old Ghost Town
03. She’s Not Gone Yet But She’s Leaving
04. Seven Nights Seven Days
05. Shotgun Shoes
06. Whisky Saga
07. This Is Not the End of the World
08. Jeannie Nitro
09. We Need Medicine
10. Rock n Roll Will Break Your Heart
11. Until She Saves My Soul

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