Turmion Kätilöt
Global Warning

2020, Nuclear Blast
Industrial Metal

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 13/04/20

Da adorare o detestare senza mezze misure, i Turmion Kätilöt rappresentano una di quelle categorie di act che affrontano la materia metallica con un approccio spregiudicato e danzereccio. La lezione del confusionario "Perstechnique" (2011) servì fortunatamente ai finlandesi per relegare pian piano il proprio industrial all'interno di un songwriting generale più razionale e consapevole. L'ultimo opus in studio, "Universal Satan" (2018), accanto alla solita verve da club alternativo, evidenziava, infatti, un ispessimento atmosferico del sound in grado di tingerlo di nuove sfumature stilistiche; una strada che prosegue con "Global Warning", primo disco patrocinato da Nuclear Blast e, forse, il passo definitivo del gruppo verso una proposta sempre sui generis, ma da oggi appetibile per l'intero mercato europeo.

Numeri da capogiro in patria, consensi tiepidi nel resto del continente, dominato giocoforza dall'ombra lunga dei Rammstein: il desiderio di affermazione investe anche l‘estetica weirdo del gruppo, ancora provocatoria, ma decisamente meno esagerata rispetto al passato, quando artwork e titoli di album veicolavano goliardiche bizzarrie adolescenziali. E così, tra pitch-shifting, distorsori e frequenze in modalità aggrotech, nascono anthem stroboscopici venati da quel pizzico di folklore euforico che caratterizza i conterranei Korpiklaani ("Naitu", "Turvasana", "Viha Ja Rakkaus", "Revi Minut Auki"); in altri pezzi ("Kyntövuohi", "Sylkekää Siihen", "Syvissä Vesissä", "Ikävä"), marzialità ritmica EDM e chitarre ribassate creano un clima insieme saturo e ballabile, da cui non appare chiaro se ci si trovi nella discoteca di Malebolge o in un sudaticcio rave party di trent'anni fa. Uno zibaldone spaziotemporale che le harsh vocals di Mc Raaka Pee e Shag-U - e l'utilizzo stridente della lingua madre - farciscono a dovere, con il Till Lindemann solista importante punto di riferimento iconografico e musicale.

Divertimento allo stato puro, privo di grosse pretese: questo suggerisce "Global Warning", che di sicuro allieterà on stage gli habitué della Neue Deutsche Härt in salsa suomi. Certo, i pezzi non fanno molto per suonare originali, eppure i Turmion Kätilöt prendono e sanno prendersi in giro, il che è appannaggio esclusivo delle "levatrici della rovina".




01. Naitu
02. Kyntövuohi
03. Sylkekää Siihen
04. Viha Ja Rakkaus
05. Turvasana
06. Kuoleman Juuret
07. Syvissä Vesissä
08. Sano Kun Riittää
09. Jumalauta
10. Revi Minut Auki
11. Syntisten Laulu
12. Ikävä
13. Mosquito Á la Carte (to be contiuned 5)

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