Dopo aver firmato un contratto discografico con la Black Hill Records nel 2020, la storica band britannica aveva iniziato a comporre e registrare il nuovo album in pieno lockdown nei Rockfield Studios in Galles, luogo in cui era stato registrato il primo ben 38 anni prima.

Durante una recente intervista rilasciata al The Yorkshire Post, il chitarrista Billy Duffy ha dichiarato che le registrazioni del nuovo disco sono giunte alla fase conclusiva:

Abbiamo alcune canzoni ancora in ballo e non sappiamo se inserirle nella tracklist, ma posso confermare che ci siamo, abbiamo le idee ben chiare su come strutturare l’album. Ci saranno decisamente le canzoni che riteniamo migliori. Probabilmente nei prossimi 7 o 8 mesi vi faremo ascoltare qualcosa, magari in un nostro live. […] Si tratta di un album registrato quasi totalmente a distanza a causa della pandemia. Ian Astbury era in America mentre io e il resto della band eravamo a Rockfield. Sfortunatamente tutte le sue parti sono state registrate da remoto, non avevamo altre alternative.

In merito alle influenze del disco, Duffy ha aggiunto:

Abbiamo sentito il bisogno di sperimentare e osare di più per quanto riguarda l’aspetto compositivo. Per questo ci siamo affidati a un giovane e talentuoso produttore britannico come Tom Dalgety. […] Al momento è difficile paragonarlo ai nostri lavori precedenti ma si tratta senza dubbio di un album molto rock senza influenze blues, questa è stata una decisione presa da tutti. […] In qualche modo ripercorre le sonorità dei nostri classici come Love o Dreamtime, prendendo anche spunto dal nostro self – titled album del ’94, un misto tra elettronica e riff potenti. Sarà qualcosa di epico.

Quest’estate i The Cult saranno impegnati in un tour europeo assieme ad Alice Cooper.

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