Da oltre 7 anni, 1MNext è il contest del Primo Maggio che porta tre artisti emergenti a suonare sul palco di Piazza San Giovanni in Laterano a Roma all’evento di musica gratuito più grande d’Europa. Come ci è stato annunciato in conferenza stampa, sono state più di millecinquecento le candidature arrivate da tutta Italia ma sono stati solo in tre a vincere l’edizione di quest’anno. Dunque accanto agli oltre 40 nomi di artisti italiani e internazionali già affermati avremo anche Etta, Maninni e Still Charles, ma solo uno di loro sarà proclamato il vincitore assoluto sul palco del Concertone del Primo Maggio.

Proprio in vista di questa importante tappa della loro carriera, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Maninni e Still Charles, per parlare di come si stanno preparando al live, qual è il loro rapporto con la musica rock e molto altro.

Maninni

Ciao e benvenuto su SpazioRock. Con il tuo brano “Dicono” sei già in radio da qualche settimana e tra poco ti appresterai a suonare al Primo Maggio di Roma. Come stai vivendo questo periodo?

Ciao!! ci sono tante cose belle in vista e questo mi rende molto felice, non vedo l’ora di scaricare adrenalina e ansia su quel palco.

Parliamo un po’ delle tue origini: quali sono i tuoi generi musicali preferiti e come ti sei approcciato per la prima volta a uno strumento?

Sono cresciuto con il rock britannico, poi durante il liceo ho iniziato ad ascoltare il cantautorato italiano e da lì ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni. Mi sono approcciato la prima volta alla chitarra grazie al primo concerto della mia vita che è stato quello degli U2, è stato amore a prima vista.

Quali sono i traguardi che vorresti raggiungere nel prossimo anno?

Vorrei pubblicare il mio primo disco, suonare in giro con la mia band ma soprattutto far arrivare le mie canzoni a più persone possibili.

Se dovessi identificare uno o due momenti chiave che ti hanno portato a suonare sul palco del Primo Maggio, quali sarebbero?

Sicuramente il dito sanguinante durante le audizioni mi ha portato fortuna. Abbiamo lavorato intensamente in sala prove con i miei musicisti di cui vado molto fiero, e credo che il duro lavoro ripaghi sempre.

Se potessi realizzare un featuring con un artista, italiano o straniero. Chi sceglieresti e perché?

Italiano sceglierei Cesare Cremonini, è uno dei miei punti di riferimento, ammiro molto quello che ha fatto in tutti questi anni. Straniero direi Ryan Tedder, anche scrivere qualcosa insieme sarebbe fantastico.

Grazie Alessio, questa era l’ultima domanda. Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Accendete la tv, collegatevi su Rai 3 oppure venite in piazza perché lunedì ci sarà una grande festa sul palco del Primo Maggio.

Still Charles

Still Charles SpazioRock

Ciao Carlo, benvenuto su SpazioRock. Tra pochi giorni salirai sul palco del Primo Maggio di Roma, essendo uno dei vincitori del 1MNext. Cosa vuol dire per te suonare a questo evento?

Ciao! Ovviamente per me significa moltissimo. Fin da piccolo ho sempre guardato il concertone da casa in diretta tv e il pensiero che quest’anno sarò li sopra quel palco mi sembra surreale. E’ un piccolo sogno che si avvera e allo stesso tempo una conferma per quello che riguarda il mio percorso musicale.

Da dove nasce il tuo nome d’arte? Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato di più nello scrivere la tua musica?

Diciamo che è non c’è una vera e proprio storia dietro il mio nome, era il nome che usavo un po’ dappertutto e per me rappresenta il concetto di “Ancora”, ovvero sapersi rialzare e riprovare ancora una volta. Ho avuto tantissime influenze ma diciamo che la musica da cui mi sono piu ispirato è quella Cantautorale Italiana anni 70/80 (Rino Gaetano, De Gregori, Lucio Battisti) e quella Rock degli anni 80/90 (Vasco Rossi, Red Hot Chili Peppers…). Durante il liceo ho anche ascoltato molto musica Rap, sia italiana che americana, e mi rendo conto che quel genere mi ha ispirato molto nel modo di scrivere.

Da dove nasce una canzone di Still Charles? Qual è il processo più frequente (se ce n’è uno)?

Le mie canzoni nascono in maniera molto spontanea; la maggior parte delle volte non mi trovo nemmeno in studio quando scrivo, ma a casa in camera. Diciamo che non scelgo mai di scrivere una canzone, ma spesso mentre strimpello la chitarra mi viene un’idea e inizio a scrivere tutto quello che esce in quel momento. La maggior parte delle volte lascio cosi com’è il testo anche se scritto al volo in 10 minuti, perché proprio in quei momenti riesco ad essere più creativo e più spontaneo 

Come hai deciso di intraprendere la carriera musicale e quali sono state le tue maggiori sfide finora?

Durante il periodo Covid sentivo il bisogno di scrivere e di mettere in musica tutto quello che avevo nella testa in quel momento. Il primo ostacolo è stato la timidezza, non trovavo il coraggio di rendere pubblico quello che scrivevo, ma ad un certo punto mi sono buttato e ho iniziato a pubblicare i pezzi. Da lì in poi per me si è aperto un mondo fantastico ed il resto è andato tutto in discesa.

Parliamo delle tue performance live. Come ti prepari per un concerto e cosa vuoi che il pubblico porti a casa dopo aver assistito a una tua esibizione?

Bella domanda, devo ancora capire come ci si prepara per un occasione del genere! Solitamente prima di un live sono piuttosto tranquillo perché amo suonare la mia musica dal vivo e vedo qualsiasi concerto come un occasione. Ovviamente in questo caso la situazione cambia e non poco; credo che la preparazione più importante si quella psicologica e cercherò di salire sul palco più “rilassato” possibile. Al pubblico spero di lasciare tanta curiosità e spero di trasmettere la semplicità e allo stesso tempo l’energia che credo caratterizzi la mia musica!

Grazie, questa era la mia ultima domanda. Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Yes, ringraziate il cielo che non esiste il “FANTA PRIMOMAGGIO” altrimenti ne avrei combinate parecchie 🙂

Comments are closed.